«In campagna elettorale c’era chi nella maggioranza prometteva di rinnovare Opzione donna, sto parlando di Fratelli d’Italia, e chi, come la Lega, diceva di volerla rendere addirittura strutturale.
Il risultato è che la cancellazione di fatto di tale misura con la legge di Bilancio ha ridotto a 870 le lavoratrici che ora possono accedervi. Quel che è peggio, dall’inizio del 2023 hanno iniziato a rincorrersi le voci sulla possibilità di tornare alla misura originale, almeno per sei mesi, forse per otto. Poi non se n’è fatto nulla. Sono 20mila le donne che attendono una vostra pronuncia, un vostro dietrofront. Vi rendete conto che esse non sono numeri ma vite reali, e hanno acquisito il diritto di andare in pensione non per una gentile concessione di qualcuno? Quel diritto voi glielo state togliendo nonostante in campagna elettorale vi siate impegnati a prorogare Opzione donna. È inaccettabile». Così la deputata del M5S Elisa Scutellà intervenendo in Aula alla Camera durante l’esame della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle su Opzione donna.
«Con la nostra mozione a firma di Chiara Appendino – ha proseguito – vogliamo darvi una mano, per far sì che almeno per Opzione donna non dobbiate rimangiarvi tutto ciò che avete promesso, dando finalmente un taglio a questa pantomima sul ‘faremo, diremo’. Auspico pertanto che accettiate il nostro aiuto contrariamente a quanto avete fatto con il Pnrr, viste le allarmanti difficoltà che state riscontrando e il serio rischio di perdere i 200 miliardi di euro faticosamente ottenuti in Europa da Giuseppe Conte. Questa volta accettate l’assist che vi abbiamo offerto e consentite a 20mila donne di poter andare in pensione» ha concluso Scutellà.