La violenza di genere rientra nella violazione dei diritti umani ed è tra le più diffuse a livello planetario. Un terzo della popolazione femminile, come evidenziato da recenti dati, è vittima di abusi o violenza perpetrate molto spesso da uomini vicini alla vittima. Questo fenomeno si consuma, nella quasi totalità dei casi, tra le mura domestiche e vede coinvolte donne di ogni età, estrazione sociale e livello culturale, con conseguenze spesso irreparabili.
Risulta, quindi, necessario implementare le strategie territoriali a sostegno del cambiamento dell’uomo maltrattante, facilitandone la presa in carico e, di conseguenza, il miglioramento delle relazioni familiari ed interpersonali di quest’ultimo attraverso l’assunzione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali e familiari. Ѐ questo, infatti, lo scopo del progetto SAM – Prevenzione e Rieducazione degli Uomini autori di Maltrattamento, affidato dalla Regione Calabria-Assessorato alle Politiche Sociali al Centro Calabrese di solidarietà e concluso in questi giorni dopo un anno di inteso lavoro. C’è da precisare che il progetto ha potenziato, nel corso dell’anno, un servizio di trattamento che il Centro Calabrese di Solidarietà fin dal 2015 promuove sul territorio provinciale e regionale garantendone un’ulteriore diffusione capillare ed arrivando a prendere in carico uomini dell’intero territorio regionale.
Gli obiettivi specifici del progetto sono stati quelli di: sviluppare e realizzare un piano di prevenzione universale e selettiva sul territorio della Regione Calabria; rafforzare le azioni a favore della presa in carico e del trattamento degli uomini maltrattanti nel centro di trattamento già attivo; implementare la sensibilizzazione e l’informazione rispetto alla tematica degli autori di violenza.
Per il raggiungimento di tali obiettivi sono state previste azioni articolate attraverso attività e tempi ben definiti: start up e comunicazione, attività di prevenzione e sensibilizzazione negli Istituti Scolastici della Regione, potenziamento e trattamento di uomini autori di violenza, attività di valutazione qualitativa dell’impatto del progetto attraverso i feedback delle persone coinvolte. Nell’ambito dell’attività progettuale sono stati avviati gli incontri nelle scuole che hanno visto il coinvolgimento di circa 100 alunni e di circa 20 docenti del territorio regionale.
Le attività sono state svolte negli Istituti in orario scolastico ed hanno consentito di soffermare principalmente l’attenzione sull’emozione della rabbia e sulla gestione della stessa pervenendo a riflessioni accurate sulle differenze di genere, identificando quali sono le caratteristiche femminili e maschili e trattando il tema degli stereotipi e delle credenze sul ruolo della donna e dell’uomo riguardo l’ambito lavorativo ed il ruolo in famiglia.