“Non c’è salute se non c’è il controllo dell’ecosistema. Più un ambiente è salubre, minori sono i rischi di ammalarsi”. Ha esordito così il deputato della Lega Simona Loizzo, indicando l’obiettivo della mozione presentata.
La mozione mette in luce l’urgenza di comprendere il legame tra la salute umana e ambientale; un appello alla politica, agli operatori del settori, alla società, sotto la lente dell’Europa e della sua visione One Health, per far convergere gli sforzi anche sul fattore ambiente, e che potrebbe rivelarsi risolutiva per la prevenzione di malattie che rischiano di mettere in serio pericolo la salute globale.
Pertanto, rappresenta indubbiamente “uno dei pilastri della strategia per una salute globale futura”.
“I numeri sono agghiaccianti – ha proseguito l’On. Loizzo -, il 24 per cento di tutte le malattie a livello globale è dovuto all’esposizione a fattori ambientali; percentuale già notevole, che sale al 33 per cento se parliamo di patologie che colpiscono i bambini al di sotto dei 5 anni; milioni di vite sono messe a repentaglio, soprattutto nei paesi sottosviluppati, dove persino bere un sorso d’acqua rappresenta una minaccia. Sono circa 90000 le persone che ogni anno muoiono prima di avere raggiunto l’età corrispondente alle aspettative di vita, ed è tanto più vero questo in quelle regioni come quelle meridionali in cui v’è un minor controllo degli agenti patogeni di tipo ambientali; a tutto ciò si somma poi l’impatto sul sistema sanitario, che si potrebbe evitare, non di meno l’impatto economico, ossia i costi per le cure e l’assistenza medico ospedaliera, i costi per le giornate lavorative perse, miliardi di euro che potrebbero essere dedicati ad altro, anche all’interno dello stesso sistema sanitario nazionale.
La mozione ha un solo, specifico impegno, che una volta attuato, avrà un impatto di grande rilevanza: il riconoscimento formale di istituti di ricerca e cura a carattere scientifico specializzati in patologie causate da fattori ambientali.
Ad oggi sono ancora tante le difficoltà che incontrano alcune strutture sanitarie pubbliche nella loro attività di ricerca su tali fenomeni, e che meriterebbero un formale riconoscimento per poter essere destinatarie di risorse di natura non soltanto economica, quanto di collegamento con la rete degli IRCCS secondo un approccio multidisciplinare e di medicina transnazionale.
Pertanto, il gruppo Lega- Salvini Premier, con questa mozione – ha concluso il Deputato Loizzo -, si propone di dare nuova linfa alla ricerca attraverso un ampliamento della rete degli IRCCS, al fine di favorire la collaborazione tra enti per migliorare la qualità delle vite delle persone”.