”Secondo un recente report di Agenas, agenzia sanitaria nazionale delle Regioni, il rapporto tra Nord e Sud in Sanità risulta di dieci a uno a favore dei pazienti del Nord. Liste d’attesa interminabili, carenza di personale sanitario, pronto soccorso in costante affanno minano continuamente il diritto alla salute di ogni cittadino in special modo nel Mezzogiorno, una situazione allarmante a cui questo Governo pensa di rispondere con l’autonomia differenziata e con i tagli alla sanità”.
Lo afferma la deputata del M5S Elisa Scutellà. ”Al Sud – aggiunge – si continua a morire per una sanità che non riesce a rispondere efficacemente alle richieste di cure, i medici, nel 2020-2021 sette al giorno, si dimettono dalle strutture pubbliche, e di fronte ad una condizione drammatica per il nostro sistema sanitario nazionale, di fronte alla migrazione sanitaria il governo Meloni decide non solo di tagliare la spesa sanitaria, ma anche di portare avanti il folle progetto di autonomia differenziata”.
”Quindi in Calabria, come in Campania, Sicilia, Puglia – conclude Scutellà – chi può pagare si curerà, gli altri cittadini dovranno aspettare. Questa è la secessione della sanità a cui aspira la Meloni?”.