Non si può lasciare la propria vita per strada.
Urgono politiche di prevenzione e attività di controllo, con l’obiettivo della riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti veicolari.
E’ quanto dichiara l’Avv. Filomena Falsetta, Gran Priore dell’Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria.
L’obiettivo dev’essere quindi quello di far nascere, crescere e consolidare una cultura della sicurezza stradale, che dev’essere intesa non soltanto come un insieme di norme da impartire, bensì come il risultato di una maturazione etica che ponga al centro il rispetto per la vita e per la persona umana.
Per quanto riguarda l’aspetto normativo, è assolutamente necessario lavorare ad un nuovo codice della strada, che dopo 30 anni merita certamente una rivisitazione, con l’obiettivo di rivedere il sistema delle sanzioni, che dovranno essere più severe e più efficaci, specie se consideriamo che nel 2022 si è verificato un aumento delle vittime di incidenti stradali dell’11% rispetto al 2021 (anche se inferiore rispetto al periodo che ha preceduto la pandemia) e che dall’inizio del 2023 sono già 85 i morti nei fine settimana.
Per quanto riguarda, invece, le attività di prevenzione e di controllo, occorre fornire agli Operatori della Sicurezza, Polizia e Carabinieri, gli strumenti di ultima generazione per i controlli su strada, innescare un articolato meccanismo di prevenzione, partendo dalla scuola, che è il principio a cui tutto si rifà, dall’educazione dei ragazzi alla loro capacità di diventare un valore aggiunto per la società; dai progetti scolastici di prevenzione alla promozione di un’incisiva campagna di sensibilizzazione nei confronti delle famiglie, e prevedendo sistemi premiali per i giovani che si affacciano alla percezione della sicurezza e ne abbracciano il valore.