“Ormai i ministri del Governo Meloni fanno a gara a chi la spara più grossa. Dopo il ‘Dante fondatore del pensiero di destra’, oggi siamo costretti a prendere atto della strampalata quanto inaccettabile proposta del ministro dell’Istruzione Valditara, convinto della necessità di introdurre stipendi differenziati su base regionale per i professori della scuola pubblica”.
Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore del Pd Nicola Irto. “Una simile proposta – aggiunge – è perfettamente in linea con il programma di una destra che, soprattutto per mezzo dell’autonomia differenziata, punta a spaccare in due il Paese, a tutto vantaggio del Nord.
Le retribuzioni variabili in base al territorio produrrebbero discriminazioni inaccettabili, legittimando la presenza di scuole di serie A e scuole di serie B. Una tale, inqualificabile, proposta avrebbe l’effetto di introdurre le gabbie salariali, vecchio pallino della Lega, e di accentuare l’esodo degli insegnanti del Sud verso gli istituti del Nord, producendo un danno incalcolabile per il sistema scolastico del Mezzogiorno”.
“Quella di Valditara – dice ancora Irto – è una proposta dietro la quale è facile intravedere il disegno politico di una destra mai così determinata nel voler accentuare le differenze sociali, culturali ed economiche tra il Nord e il Sud del Paese. Il Pd non permetterà che il sistema scolastico italiano venga smantellato dalle politiche miopi e fortemente discriminatorie ispirate dalla Lega di Salvini”.