“In questi ultimi giorni si è consumata una brutta pagina della storia politica della Calabria. Roberto Occhiuto ha commesso un errore politico che mette a repentaglio le fondamenta di cinquant’anni di regionalismo. Occhiuto nella vicenda della duplicazione della Facoltà di Medicina ha tifato apertamente per Cosenza, e addirittura nei suoi ultimi comunicati stampa ha pensato di umiliare politicamente l’intera comunità catanzarese e la sua massima assemblea democratica. In verità ad essere umiliata è stata la Calabria tutta, la dialettica democratica, il rapporto corretto tra cittadini, eletti e governanti”. Lo afferma Danilo Sergi, consigliere comunale di Catanzaro.
“Quello che è capitato oggi a Catanzaro capiterà domani a Reggio Calabria, a Vibo Valentia, a Crotone. Né alla Cosenza democratica e colta può essere sfuggito un passaggio politico tanto errato quanto pericoloso e foriero solo di tanti nuovi problemi. Quando salta un metodo di lavoro e un approccio politico razionale, alto, ispirato da princìpi di uguaglianza, si apre una voragine. Quando il potere si colora di toni arroganti ci rimettono tutti. Il silenzio degli stessi alleati di Occhiuto alla Regione è preoccupante, anche se proprio di recente si è levata la voce autorevole di partiti di maggioranza che pretendono svolte nel metodo e nei contenuti. Occhiuto dovrebbe chiedere scusa a tutta la comunità catanzarese per le parole che ha usato. Occhiuto si sente forte e potente- conclude Sergi- ma dimentica che dovrebbe essere solo al servizio di tutti i Calabresi, con umiltà, senso della misura, spirito di servizio. Occhiuto non è un monarca assoluto, ma gode solo della debolezza del sistema politica calabrese a partire dalla maggioranza che lo sostiene. La Calabria ha bisogno di un presidente”.