“Non sono un giudice amministrativo ma uno che si occupa di fare quello che ritiene giusto e lo fa rispettando tutte le leggi. La politica non si fa con i ricorsi amministrativi ma con le azioni concrete, di governo; e vorrei che tutti la facessero in questo modo perché le chiacchiere e i ricorsi non risolvono alcun problema”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto rispondendo ai giornalisti, a margine di una conferenza stampa alla Cittadella regionale, ad una domanda sui ricorsi al Tar decisi dal Comune di Catanzaro dopo il via libera al corso di laurea in Medicina all’Università della Calabria. “La scelta dell’offerta formativa – ha aggiunto Occhiuto – non è una scelta che compete alle città capoluogo o alle Regioni; è una scelta che compete al sistema universitario regionale.
E infatti quando si decide di attivare un nuovo corso di laurea o una nuova facoltà sono i Rettori delle università che lo decidono, non sono i sindaci o i presidenti della Regione che possono decidere su questo. Chi ritiene il contrario dimostra ignoranza istituzionale”.
Interpellato sulla mancata partecipazione al Consiglio comunale aperto convocato in concomitanza nel capoluogo, Occhiuto ha detto che “come sapete io sono invitato a più Consigli comunali da più Comuni della Regione. Ma appena mi sono insediato ho stabilito delle regole d’ingaggio, ho detto che non avrei partecipato a Consigli aperti o a esempio alla presentazione di libri.
O sto qui a lavorare e affrontare i problemi o sto altrove a dibattere, ma preferisco le questioni concrete e la soluzione ai problemi anziché le parole”.