Rilanciare l’affido familiare in Calabria: è questo il tema su cui si sono confrontati l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Emma Staine e il dirigente dell’assessorato Antonio Latella con i componenti del coordinamento regionale per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini della Calabria in materia di affido e adozione, nel corso dell’incontro all’Assessorato nella Cittadella Regionale.
In rappresentanza delle associazioni calabresi aderenti al coordinamento, Agape, M’aMa DPDB APS, Forum delle Famiglie, Metacometa APS, Centro Emmaus, A. Maslow APS, Papa Giovanni XXIII hanno partecipato, rispettivamente, Mario Nasone, Marco Dato, Claudio Venditti, Franco Corapi, Fabio Riganello e tre consulenti di diritto minorile delle associazioni. “E’ stata presentata una rosa di proposte a tutela dei diritti dei minori – è scritto in una nota del Coordinamento Regionale per la Tutela e la Promozione dei Diritti dei Bambini in Calabria – anche con bisogni speciali, che necessitano di un intervento strutturato sotto il profilo affettivo, educativo e sanitario, ogniqualvolta la famiglia di origine non riesca a fornirlo. L’attuale realtà culturale e sociale della nostra Regione, che vede un numero notevole di minori adottabili o da collocare in affido, richiede una riprogrammazione delle attuali linee guida regionali, al fine di incrementare l’accesso ad un istituto pensato a tutela del preminente interesse del minore di vivere in famiglia, affinché l’istituzionalizzazione diventi la soluzione residuale”.
Il coordinamento ha, altresì chiesto “un’iniziativa congiunta tra gli assessorati alla Politiche Sociali e Dipartimento Salute per l’attivazione di una comunità riabilitativa, non presente attualmente nella regione, per minori con disturbi mentali che da tempo viene sollecitata dai Tribunali per i minorenni della Calabria. Diffondere la cultura dell’affido ed instaurare un rapporto dialogico tra la comunità e le istituzioni – prosegue la nota – è l’auspicio delle associazioni intervenute, per accogliere e rispondere alle istanze delle reti di famiglie affidatarie presenti sul territorio e dei numerosi bambini che vanno preservati e tutelati nella loro vulnerabilità. Sulle tematiche poste l’assessore ha manifestato grande interesse offrendo la disponibilità a costituire, a livello regionale un tavolo tecnico di coordinamento”.