Sono solo cinque i ministri del Mezzogiorno nel neonato Governo della XIX legislatura che sarà guidato da Giorgia Meloni, primo premier donna della storia della Repubblica Italiana.
Su 24 ministri annunciati, nella squadra del governo di destra vi sono due campani, un pugliese e due isolani. Nessun calabrese. Il resto è “geograficamente collocato” nel centro e, soprattutto, nel nord del Paese.
Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2, nominato ministro della Cultura, e il prefetto Matteo Piantedosi, che sarà titolare del Viminale. Entrambi i “tecnici” dell’Esecutivo sono nati a Napoli.
C’è anche un politico di lungo corso, l’europarlamentare e già governatore della Puglia, Raffaele Fitto, che avrà la delega degli Affari Europei.
Il nuovo Ministero del Mare e del Sud è stato affidato invece a Nello Musumesci, già governatore della Sicilia.
Infine, la sarda Marina Calderoni, presidente nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, andrà proprio al dicastero del Lavoro.
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Decisamente più nutrita la pattuglia del Nord: dalla Lombardia ne arrivano 5; tre sono originari del Piemonte; i veneti invece sono 3; 2 dell’Emilia Romagna (bolognesi); uno dalla Liguria e uno dal Friuli.
Non rappresentate nel Governo regioni centrali come la Toscana e l’Umbria, mentre solo 4 (escludendo il premier Meloni) sono originari del Lazio.