Affluenza in picchiata nei 404 Comuni della Calabria. Tra la disaffezione e i tanti fuori sede, lontani dalla propria residenza, diversi sono gli aspetti da considerare. A valutare quello che è accaduto saranno gli analisti della politica e non solo, che intanto si vedono consegnare un dato storico e, se vogliamo, preoccupante per la democrazia: la metà degli elettori calabresi non è andata a votare.
Alla chiusura dei seggi, l’affluenza nel territorio regionale per le elezioni politiche registrata è del 50,74%. Nella primavera del 2018, il dato definitivo alle ore 23, era del 63,74%.
Il dato nazionale si attesta sotto il 64%, sempre in calo rispetto alle Politiche 2018 di nove-dieci punti percentuali.
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Le province di Crotone e quella di Reggio Calabria sono quelle con il maggior tasso di astensionismo. Nel territorio pitagorico ha votato il 45,96% degli aventi diritto (contro il 59,62% delle passate elezioni politiche); numeri molto bassi anche nell’area metropolitana reggina, dove si è recato alle urne solo il 48,75% dei votanti (60,81% nel 2018). La sola città di Reggio Calabria registra un -10% circa.
Nella provincia di Vibo Valentia ha votato il 50,71% (contro il 65,47); a Catanzaro il 51,84 (al di sotto del 64,62% di quattro anni fa) e 52,80 per Cosenza (contro il 66,32% del 2018).
Alla chiusura dei seggi, la Calabria si conferma la regione più astensionista del Paese.