Elemento emergente del Partito Democratico, candidato al Senato, nei ranghi dei Dem alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Nicola Irto a 360 gradi. Ecco la sua ricetta per uscire dalla crisi, che è ovviamente una crisi economica, ma anche sociale.
Italia al voto, ma di certo quelli attuali non sono mesi facili. E non lo saranno nemmeno i prossimi…
La crisi energetica che rischia di travolgere il tessuto produttivo e sociale del Paese, impone una risposta immediata da parte del governo anche se ci troviamo di fronte ad un esecutivo limitato nei suoi poteri. E’ strano che oggi le stesse forze politiche che hanno voluto interrompere l’esperienza del governo Draghi e la legislatura con sei mesi di anticipo chiedano al Presidente del Consiglio di esercitare “ i pieni poteri” che loro stessi hanno tolto al governo per meri calcoli elettorali limitandolo agli “affari corrente” . Eppure la crisi drammatica era prevista , non è stata un fulmine a ciel sereno e di fronte al diluvio che arrivava 5 stelle in primis e a rimorchio Lega e Forza Italia, hanno tolto l’ombrello agli italiani . Ecco perchè noi chiediamo ai cittadini un voto per impedire che la crisi eccezionale che il paese vive diventi irreversibile e trascini i cittadini in un vortice senza speranza e senza futuro che ne travolga la stessa tenuta sociale. Il Pd in questi anni non ha mai fatto calcoli elettorali , non ha mai fatto scelte nell’interesse del partito ma ha lavorato sempre per sostenere gli interesse dell’Italia e degli italiani e credo che i cittadini siano pienamente consapevoli di questo e nel momento finale delle scelte elettorali sapranno valutare questo elemento non secondario.
Cosa pensa del tanto discusso Reddito di Cittadinanza?
Il reddito di cittadinanza è stato uno strumento di contrasto alla povertà ed è stato utile soprattutto se pensiamo al periodo della pandemia. Ora va rafforzato a favore delle fasce deboli del paese. E’ una misura che completa il reddito di inclusione e deve rappresentare un sostegno per i soggetti che non riescono ad incrociare il mercato del lavoro. Ricordo solo che due terzi della platea a malapena ha la terza media. Al tempo stesso vanno modificate le politiche attive del lavoro per consentire proprio a chi è occupabile di rafforzare le proprie competenze. Vanno ad esempio introdotte alcune modifiche a cui il governo con il Ministro Orlando stava già lavorando come ad esempio il divieto di cumulo per gli stagionali. Bisogna eliminare i vuoti normativi che hanno consentito a tantissimi di speculare sul reddito di cittadinanza. Bisogna valorizzare il ruolo delle piccole imprese che rappresentano la spina dorsale della nostra economia e contemporaneamente rafforzare il primo e vero capitale di ogni azienda e cioè i lavoratori, in termine di giusti salari, di sicurezza suoi luoghi di lavoro, di dignità nell’espletamento delle mansioni , di rispetto dei veri contratti di lavoro e dell’abrogazione di ogni contratto pirata con un rafforzamento del ruolo dei veri sindacati e delle vere associazioni dei datori di lavoro. Con l’implementazione di ogni forma utile ad eliminare il lavoro nero dai luoghi di lavoro. Servono interventi legislativi idonei ad aumentare il peso della busta paga che finisce in tasca ai lavoratori senza scaricarne gli oneri solo ed esclusivamente ai datori di lavoro.
I dati sul Reddito di Cittadinanza sono alti soprattutto nel Mezzogiorno. Ma ora c’è chi vorrebbe l’autonomia differenziata…
Dobbiamo dire con forza no all’autonomia differenziata proposta da tutto il centrodestra come cardine del loro programma, perché l’attuazione comporterebbe l’emarginazione totale del meridione e l’impossibilità di recupero del differenziale in atto esistente soprattutto tra la Calabria ed il resto del paese . la pandemia prima e le conseguenze del conflitto in ucraina poi richiedono un Paese coeso. La crisi in atto sta ampliando le differenze tra le regioni ricche e le regioni che scontano una arretratezza atavica . L’entrata a regime dell’autonomia differenziata ed abbracciata oltre che da Salvini anche dalla Meloni e da Berlusconi sarebbe il colpo finale.
Crede che le prossime elezioni saranno influenzate eccessivamente dalle questioni economiche?
Non si vota solo con il portafoglio. Noi siamo portatori di una visione di società che non si alimenta di odio e discriminazioni e in cui i diritti sono molto importanti. la nostra è una terra resiliente e che subisce pregiudizi e stereotipi che combattiamo da sempre, lo combattono i nostri giovani che si affermano fuori dai confini regionali. L’altro giorno mi ha molto colpito la notizia di una bimba di 12 anni morta in un parco ad Avezzano perché le è caduta sulla testa una trave di legno. Noi dobbiamo pensare anche agli spazi per i nostri figli, alla loro creatività e fare in modo che la scuola dopo due anni di pandemia sia davvero il luogo in cui si combattono le diseguaglianze e si costruisce il futuro.