“Il 12 giugno si vota per eleggere circa 1000 nuovi consigli comunali e per 5 quesiti referendari. Lo scorso anno fu approvato un provvedimento nel quale si prevedeva che i partiti consegnassero in anticipo le liste rispetto all’obbligo previsto dalla legge che è di 30 giorni cosi’ che la Commissione antimafia potesse dire ai partiti chi era impresentabile e consentire loro di cambiare i canditati. Ma sono state consegnate in tempo utile per questo lavoro preventivo di controllo zero liste. E dobbiamo esaminare 19782 nominativi di candidati: per questo procediamo con difficoltà”.
II presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra ha reso noto che venerdi’ nel tardo pomeriggio, con ogni probabilità, l’Antimafia comunicherà i nomi degli ‘impresentabili’ ma e’ molto difficile che succeda prima, proprio perché la Commissione non ha avuto a disposizione in tempo utile le liste di candidati come un provvedimento approvato lo scorso anno aveva previsto .
“Fuori tempo massimo – ha proseguito Morra – M5S ha presentato tre liste: Ardea, Ciampino e Frosinone e noi abbiamo deciso di lavorarle per apprezzare lo sforzo profuso”.
Morra ha ricordato che affinché vi sia la definizione dello status di ‘impresentabile’ bisogna attivare procedure assai complesse, “bisogna essere precisi, attenersi a criteri univoci, altrimenti si danneggia chi viene definito impropriamente ‘impresentabile’ e poi non e’, o si omettono nomi che potrebbero esserlo”. Ha poi detto che ad ottobre l’Antimafia ha ‘scrutinato’ i nominativi 12.087 candidati, un record per la commissione; ora si trova a dover esaminarne quasi 20 mila, il 65% in più. “Questo e’ il motivo per cui procediamo con difficoltà: aumenta il carico di lavoro del 65% circa e si raggiunge un altro record storico”.
Infine Morra ha ricordato che agli inizi della consiliatura l’Antimafia aveva inasprito i criteri per definire ‘impresentabile’ un candidato ma questo inasprimento non e’ stato ratificato dai due rami del Parlamento. “Il nuovo codice di autoregolamentazione Morra potrà sostituire il ‘codice Bindi’ solo quando ci sara’ un voto parlamentare alla Camera e al Senato ma questi voti non sono mai stati dati, il testo non e’ mai stato messo in calendario”, ha concluso Morra.