«Va nella giusta direzione la scelta del ministro Roberto Cingolani di porre il tema della peste suina e della presenza massiccia della popolazione dei cinghiali, all’interno di una proposta concreta da sottoporre all’attenzione della prossima Conferenza Stato-Regioni».
Lo afferma Alberto Statti presidente di Confagricoltura Calabria che sulla questione sottolinea come «Confagricoltura da molto tempo ha sollecitato interventi risolutivi». «Più volte come organizzazione – aggiunge Statti – abbiamo evidenziato i rischi della sovra popolazione degli ungulati selvatici non solo per il sistema agricolo calabrese, ma anche per la salute dei cittadini. I tanti episodi che abbiamo denunciato negli anni hanno dimostrato con i fatti che avevamo ragione». «Per questo – afferma ancora il leader di Confagricoltura Calabria – chiediamo ora che si proceda repentinamente con un pacchetto di misure che da un lato ripristinino il naturale equilibrio della fauna locale e dall’altro garantiscano la salute collettiva ed il corretto svolgimento delle attività agricole, tanto importanti per territori come quello calabrese.
Interventi che il ministro della Transizione Ecologica ha contemplato nella sua proposta e che per questo meritano la massima attenzione da parte di tutte le forze politiche e delle istituzioni». «Il quadro che si sta delineando a seguito della diffusione della peste suina africana tra i capi di cinghiali presenti in Italia – afferma risoluto Statti – non ammette tentennamenti e lungaggini che abbiamo già riscontrato nel recente passato. Le conseguenze questa volta potrebbero compromettere la salute dei cittadini e sarebbero devastanti per un’intera filiera produttiva, quella delle carni suine, che garantisce occupazione e ricchezza ai nostri territori». «Chiediamo che l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo – sottolinea Statti – di cui conosciamo la sensibilità sull’argomento, si faccia promotore di un’iniziativa trasversale tra i suoi colleghi per facilitare una pronta attuazione dei propositi finora espressi dal ministro e ne recepisca poi al più presto i contenuti da applicare sui nostri territori. L’agricoltura calabrese ha necessità di avere risposte immediate per garantire quelle produzioni di eccellenza che stanno caratterizzando le nostre filiere». «Su questa direttiva – conclude Statti – Confagricoltura non esiterà ad offrire il proprio contributo con senso di responsabilità e di concretezza così come ha saputo dimostrare da tempo».