Sono i presunti rapporti tra i dirigenti di DB Schenker Italy e di Aldieri autotrasporti con una azienda riconducibile a un imprenditore condannato definitivamente per associazione mafiosa di matrice ‘ndranghetista, e contiguo ad una cosca operante nel Vibonese, a portare i giudici della sezione misure di prevenzione di Milano a disporre l’amministrazione giudiziaria della filiale italiana del colosso tedesco della logistica e della società con sede a Cavenago in Brianza.
La richiesta di commissariare le due aziende per infiltrazioni mafiose è stata proposta dai pm della Dda milanese Silvia Bonardi e Paolo Storari al termine di una complessa attività investigativa cominciata a partire dall’aprile 2020 in piena emergenza pandemica. In particolare, sulla base degli accertamenti svolti dal Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Como e delle indagini economico finanziarie effettuate dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Milano, è stato rilevato che alcuni dirigenti, muniti di potere decisionale, delle due società ora in l’amministrazione giudiziaria, avrebbero agevolato, in maniera quantomeno colposa o negligente, l’attività dell’imprenditore condannato per associazione mafiosa e dell’azienda a lui riconducibile.
Carabinieri e fiamme gialle oltre ad eseguire il decreto firmato dai giudici presieduti da Giuseppe Cernuto, stanno effettuando perquisizioni locali e domiciliari, nelle provincie di Milano e Como. Schenker italiana è l’articolazione di un gruppo multinazionale, attivo nei servizi di logistica integrata a livello globale, con oltre settantamila dipendenti e più di duemila sedi sparse nel mondo.