E’ iniziato oggi in Spagna il processo per l’omicidio di Giuseppe Nirta, ucciso a 52 anni il 9 giugno 2017 nella regione di Murcia a colpi di pistola mentre rientrava casa: lo riportano La Verdad ed altri media locali. L’uomo aveva precedenti per traffico di droga ed era stato coinvolto nell’operazione Minotauro contro la ‘Ndrangheta in Piemonte. Per questo omicidio, l’unica accusata e’ la compagna della vittima, Cristina Elena Toma, romena.
Per lei la procura chiede una condanna a 26 anni. Secondo le cronache locali, la donna sostiene la propria innocenza e attribuisce l’omicidio a un sicario, vecchio conoscente della vittima. Una versione a cui non crede la procura. Originario di San Luca (Reggio Calabria), Giuseppe era fratello di Bruno Nirta, per carabinieri e Dda di Torino al vertice della locale aostana di ‘Ndrangheta e condannato l’anno scorso, nel secondo grado del processo Geenna, a 12 anni 7 mesi e 20 giorni di reclusione.