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Paolo Pierotti: “Guardare sempre avanti, costruire il futuro della Vis Reggio”

“Guardare sempre diritto, non guardare mai indietro”: è con questa filosofia che Paolo Pierotti, nuovo responsabile del settore giovanile della Vis Reggio, si presenta alla comunità sportiva reggina. Arrivato dall’Umbria, Pierotti, Formatore Nazionale, ha accettato con entusiasmo la sfida lanciata dal progetto Vis Academy, un’iniziativa che guarda all’Europa e oltre, con collaborazioni anche negli Stati Uniti.

“È merito di Francesco De Rosa, il mio procuratore, che mi ha messo in contatto con Luigi Di Bernardo”, racconta Pierotti. “Quando mi ha parlato di questo progetto, ci siamo capiti subito. Cercavo un’opportunità del genere, qualcosa in cui investire tutte le mie energie per farlo crescere. Ci saranno difficoltà, ma siamo qui per affrontarle”.

Uno degli aspetti che più lo hanno affascinato è il confronto internazionale: “Giocare in Europa significa entrare in contatto con diversi modi di intendere il basket. Poi c’è la presenza di Jamal Womack e Goran Zinzirovski, che portano un’impronta americana e continentale. Io ho avuto esperienze in Croazia come assistente di Boris Sinkovic per cinque anni, ma l’America è un mondo che mi interessa molto. Per migliorare non c’è età, serve solo volontà”.

Pierotti, formatore nazionale da due anni, ha alle spalle una carriera ricca di esperienze: “Sono nato a Gubbio e ho iniziato nelle giovanili del Gubbio. Poi ho lavorato in Serie C, due anni in Serie B con la Val di Ceppo, e poi ancora girovagando tra i campionati minori. Ma l’esperienza più formativa è stata con Sinkovic: è stato come un padre per me, mi ha aperto gli occhi su tante cose”.

Conosce già alcuni volti del basket reggino: “. Ho visto le partite in streaming, mi sono informato. Ora devo inserirmi in questo ambiente, capirlo e portare il mio contributo”.

“Vorrei un settore giovanile in crescita, sotto ogni aspetto: tecnico, tattico e organizzativo”, spiega Pierotti. “L’obiettivo è rendere concrete le idee, far sì che il prossimo anno si parta da un livello più alto. Servirà pazienza, ma vogliamo salire un gradino alla volta”.

Un tema cruciale è quello del vincolo, che ha rivoluzionato il basket giovanile: “Ha cambiato tutto, soprattutto per le società piccole. Per questo mi piace il modello delle Academy: mettono in contatto con tanti ragazzi, e il nostro compito è capire chi c’è dietro quella maglia, lasciare un segno nel loro percorso”.

Conclusa l’intervista, Pierotti saluta con un sorriso: “Buon lavoro a tutti, ci vediamo in campo”. La strada è tracciata, e la Vis Reggio punta in alto

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