“È difficile dire la verità, perché ne esiste sì una sola, ma è viva e possiede pertanto un volto vivo e mutevole” - Franz Kafka
HomeAltri sportPiccioni: “Sensazioni positive ma sarà una battaglia ogni sabato.”

Piccioni: “Sensazioni positive ma sarà una battaglia ogni sabato.”

È iniziata la quarta settimana di preparazione per la Tonno Callipo maschile che il 26 ottobre esordirà in Serie B con la trasferta di Letojanni. Attenzione ed impegno sono le virtù che il roster giallorosso non sta lesinando in palestra, consapevole che soltanto col lavoro duro e scrupoloso si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati. Molti volti nuovi questa stagione per la Tonno Callipo, che dovranno trovare presto i giusti sincronismi con i cinque riconfermati, tra cui i più esperti Mille e Saragò. Sull’andamento del lavoro finora e su quello che è alle viste, comprese le 4 amichevoli organizzate da domani ed a seguire, abbiamo ascoltato il tecnico Piccioni.

Francesco, avete iniziato il 2 settembre: come sta procedendo il lavoro dopo queste prime tre settimane?

“Bene, senza intoppi e le sensazioni sono positive. È ovvio che poi queste amichevoli che disputeremo ci diranno se il lavoro che stiamo facendo porterà i frutti sperati o se ci sarà da rivedere qualcosa.”

Sarà un lavoro di grande pazienza e intensità per voi dello staff tecnico, soprattutto per amalgamare i sette volti nuovi: concordi?

“Assolutamente sì. È un roster in gran parte rinnovato e quindi c’è bisogno di tempo e di pazienza per affinare l’intesa e per mettere a posto tutti i tasselli del mosaico. Ciò perché abbiamo dei ruoli chiave che sono cambiati – in primis la diagonale palleggiatore-opposto – e quindi già da lì bisogna partire per organizzare una buona base di gioco.”

Che impressione ti hanno fatto i vari nuovi elementi, tra cui Mariano, Bisotto, Borgesi, Augugliaro e tutti gli altri?

“Sicuramente ci sono grandi potenzialità fisiche che però vanno bene indirizzate. Ribadisco che le sensazioni sono positive ma c’è bisogno di tanto lavoro. Siamo anche coscienti che ci sarà da rimboccarsi le maniche in palestra: sia per cercare di mettere in condizione i ragazzi di rendere nel miglior modo possibile; e sia per fare in modo che il gioco di squadra possa essere di un livello tale da potersela giocare con chiunque.”

Il vostro girone torna in numero pari seppur con due squadre in meno: si può immaginare un torneo più competitivo rispetto all’anno scorso?

“Sì, dai roster che sono stati allestiti sembrerebbe che il livello si sia un po’ alzato. La Federazione ha avuto questa felice intuizione di far partire il nostro girone sì in ritardo ma dando più continuità. Ciò per evitare tutte le soste dell’anno scorso, per cui ritengo che tutto ciò sia positivo. Ovviamente alzandosi il livello medio delle squadre sarà più dura per tutti: non ci saranno squadre materasso e quindi bisognerà lottare ogni week-end per raggiungere gli obiettivi prefissati.”

Avevi già detto che Lamezia e Aquila Bronte sono un gradino più su, ma la Tonno Callipo che ruolo potrà e dovrà recitare?

“Confermo che dai nomi dei roster Lamezia e Aquila Bronte sono quelle più complete e competitive. Ovviamente come ogni anno non mancheranno le sorprese, e credo che Siracusa e l’altra Bronte possano ritagliarsi il ruolo di outsider. Dal canto nostro l’intenzione è quella di far bene e se possibile meglio dell’anno scorso, però così come ci siamo rinforzati noi anche le altre, comprese le neopromosse, hanno allestito buone squadre e quindi non c’è nulla di scontato. In definitiva ogni sabato sarà una battaglia.”

Primi esami con gli importanti test amichevoli: s’inizia domani ospitando Lamezia, cosa ti aspetti di vedere?

“Lamezia è una squadra costruita per vincere il campionato e di fatto dispone di due squadre, poiché anche chi inizia dalla panchina potrebbe benissimo giocare titolare in qualunque altra squadra del girone. Questo fa capire la loro forza. Noi magari faremo un po’ di fatica ma al momento il risultato ci interessa poco. Piuttosto questi test ci serviranno per valutare i progressi della squadra dopo queste prime 4 settimane di lavoro. E nel contempo mettere i ragazzi nelle condizioni di esprimersi sotto pressione, considerando che è sì un allenamento congiunto ma tutti ci terranno a far bene.”

Articoli Correlati