Si è conclusa la settima edizione di Estate a Casa Berto, la rassegna culturale che dall’8 all’11 settembre ha accolto a Casa Berto musicisti, attori, giornalisti, critici e scrittori; fra Vibo Valentia e Ricadi, una quattro giorni ricca di eventi in cui a fare da fil rouge è stato il nome e il ricordo dello scrittore Giuseppe Berto, per un evento nato con l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale del territorio.
«Siamo molto felici che anche quest’edizione settembrina sia stata così apprezzata dal pubblico – hanno commentato i co-direttori del festival Antonia Berto e Marco Mottolese –. Per citare uno dei romanzi più arguti di Giuseppe Berto, è stato un po’ come se la sua “Fantarca”, in questo caso di ritorno, fosse atterrata a Capo Vaticano, portando con sé personaggi del panorama culturale italiano, tutti in qualche modo legati al lavoro e alla vita del grande scrittore del secondo ‘900, per popolare, con i loro specialissimi contenuti, luoghi solitamente al centro della mai risolta “questione meridionale”. Siamo già al lavoro sulla prossima edizione, che riserverà sicuramente ulteriori sorprese».
Grande partecipazione di pubblico per l’anteprima speciale a Vibo Valentia che ha visto protagonista il talento del pianista di fama internazionale Danilo Rea, in un concerto unico con letture dell’attrice Iaia Forte sulle parole di Sandro Penna, poeta di estrema sensibilità, contemporaneo di Berto.
Molto apprezzati anche gli appuntamenti che si sono susseguiti a Capo Vaticano, nel suggestivo cortile della tenuta a strapiombo sul mare della “Costa degli Dei”, luogo dell’anima di Giuseppe Berto, che per la prima volta ha visto affiancati il festival e il Premio Letterario a lui dedicati. Per la XIX edizione, il Premio Berto, destinato alle opere prime, è stato vinto da Davide Rigiani con Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino (Minimum Fax).
Accolti con grande affetto dal pubblico di Estate a Casa Berto anche Catena Fiorello Galeano, che ha presentato il suo ultimo lavoro, I cannoli di Marites. Le signore di Monte Pepe, edito da Giunti, l’attore Carlo Cecchi, Premio Speciale ai David di Donatello 1993 per Morte di un matematico napoletano che ha segnato l’esordio alla regia di Mario Martone; il giornalista Michele Masneri con il suo ultimo libro Stile Alberto (Quodlibet, 2022), il Premio Strega 2021 Emanuele Trevi, e la giovanissima attrice calabrese Swamy Rotolo, la quale, ancora minorenne, ha vinto – dopo il premio speciale al Festival di Cannes – il David di Donatello 2022 come miglior attrice protagonista per A Chiara di Jonas Carpignano, regista che nei suoi lavori affronta le vicende legate alla Piana di Gioia Tauro, frequentando l’umanità calabrese di quella zona così come Berto era solito fare a Capo Vaticano.
L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Mogliano Veneto per il Premio Berto, del Comune di Ricadi, del Comune di Vibo Valentia, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Vibo Valentia e di Vibo Capitale Italiana del Libro 2021, e grazie al contributo dei main sponsor Vecchio Amaro del Capo, Capo Vaticano Resort Thalasso SPA, Villa Paola Tropea e degli sponsor tecnici, Cantine Benvenuto, Marchisa Vini e Master Coop di Ricadi.