Si è svolto ieri, 13 dicembre 2025, alle ore 18, presso l’Auditorium Santa Maria della Neve in Riparo (Reggio Calabria), l’incontro dal titolo “La solitudine tra psiche e fede”, un evento di alto profilo umano, spirituale e culturale che ha proposto una lettura ampia e multidisciplinare del tema della solitudine, mettendo in dialogo fede, analisi sociologica e sguardo psicologico, a partire dal Vangelo secondo Luca (1,26-45), il racconto dell’Annunciazione e della Visitazione.
I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali del parroco don Giovanni Gattuso, il quale ha sottolineato come l’iniziativa sia frutto di una forte sinergia e collaborazione pastorale tra la comunità parrocchiale di Prumo, Riparo e Cannavò, le altre parrocchie della Zona Pastorale del Sant’Agata – Vinco, Pavigliana, Terreti, Arasì e Ortì – e il Consultorio Diocesano, nella persona del dott. Piergiuseppe Marcelli, evidenziando il valore di un cammino condiviso capace di intercettare i bisogni reali delle persone. A seguire, l’assessore alle Politiche Sociali e Welfare del Comune di Reggio Calabria, Lucia Anita Nucera, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nel sostenere percorsi di ascolto, prevenzione e cura delle fragilità sociali.
Sono stati inoltre presenti in sala il presidente dell’associazione Allegra-mente e direttrice del Consultorio Diocesano, Maria Cara, da anni impegnata nella promozione del benessere psicologico e relazionale delle persone e delle famiglie, e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Cataforio e San Salvatore, Maresciallo Renzo Romeo, a testimonianza della vicinanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine alle dinamiche sociali del territorio.
Nel corso dell’incontro, i relatori hanno offerto contributi ricchi e complementari, dando vita a un percorso di riflessione intenso e partecipato, capace di toccare corde profonde dell’esperienza umana:
- don Giuseppe Maltese, vicario parrocchiale del Santuario di Sant’Antonio da Padova di Reggio Calabria e membro della Consulta di Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova, ha proposto una lettura teologica del testo lucano, mostrando come la solitudine di Maria si trasformi in spazio di ascolto, libertà interiore e apertura alla chiamata di Dio;
- il prof. Giuseppe Putortì, sociologo e docente di Sociologia delle Religioni presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, ha offerto una chiave di lettura lucida e attuale del fenomeno della solitudine nella società contemporanea, tra individualismo, frammentazione dei legami e ricerca di senso;
- la dott.ssa Kaoutar Assassi, assistente sociale, mediatrice culturale e co-presidente ANOLF, ha dato voce alle solitudini spesso invisibili, legate ai percorsi migratori, alla marginalità e alle difficoltà di integrazione;
- la dott.ssa Anna Elisa Zema, psicologa di Alzheimer Cafè, ha approfondito lo sguardo psicologico sulla solitudine, soffermandosi sulle emozioni di chi vive la fragilità cognitiva e di chi se ne prende cura;
- la testimonianza di Nicola Sgrò, operatore pastorale della parrocchia e ministro straordinario dell’Eucaristia, ha restituito con semplicità e autenticità l’esperienza concreta della prossimità e dell’accompagnamento quotidiano;
- il dott. Piergiuseppe Marcelli, presidente del Consultorio Diocesano “P. Raffa” – Centro Servizi Sociali per la Famiglia di Reggio Calabria, ha richiamato l’importanza di una rete integrata tra Chiesa, istituzioni e servizi, capace di rispondere in modo efficace alle solitudini familiari e personali.
A moderare i lavori è stata la dott.ssa Luciana Megali, che ha saputo accompagnare il dialogo con competenza e sensibilità, favorendo un dibattito vivo e costruttivo, arricchito dagli interventi del pubblico, dalle domande, dalle condivisioni e da momenti di forte coinvolgimento emotivo.
L’incontro ha lasciato emergere numerosi spunti di riflessione, emozioni autentiche e il desiderio di continuare un cammino comune, confermandosi come un’esperienza significativa di ascolto, confronto e crescita comunitaria, capace di trasformare la solitudine in occasione di relazione, cura e speranza.
