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“Festival della Restanza 2025”, prima edizione: a Riace Superiore dal 4 al 19 agosto

L’Associazione Restanza, fondata a Riace nel 2025 da un gruppo di persone legate a questo borgo per vincolo di nascita, famiglia o sentimento, è lieta di annunciare la prima edizione del Festival della Restanza, che si terrà a Riace Superiore dal 4 al 19 agosto 2025.

Il Festival si propone, facendo ricorso ai più disparati strumenti espressivi e culturali – cinema, letteratura, musica, enogastronomia, ecc. – d’indagare la relazione che corre tra la tradizione contadina calabrese e la connaturata vocazione all’accoglienza dei foresteri (termine con cui il dialetto locale definisce chiunque non appartenga dalla nascita al paese), propria della comunità autoctona di Riace.

Partendo dall’intuizione che tale relazione abbia una profonda sussistenza, il Festival interrogherà ricercatori, registi, operatori sociali e attivisti, che per ragioni diverse sono venuti a contatto con il progetto socio-politico dell’accoglienza dei migranti avvenuto a Riace, per provare a comprendere se una rivalorizzazione economica e culturale del nostro patrimonio contadino, integrata a un’effettiva inclusione dei cittadini stranieri e di tutti coloro che rischiano continuamente una marginalità irreversibile, possa essere la chiave per un riscatto autentico delle aree interne del sud Italia (e della Calabria in particolare), oggi abbandonate dalle istituzioni a un lento e atroce autospegnimento.

La nostra rassegna vedrà la presenza di autori come Vito Teti (antropologo calabrese che ha elaborato, con la nozione di restanza, una teoria dinamica e produttiva di attaccamento creativo a un territorio), la professoressa dell’Università di Amsterdam Maggi Leung, ideatrice del progetto Welcoming Spaces (https://www.welcomingspaces.eu/), il regista Samir (tra i cui film si segnalano La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri, Snow White e Baghdad in My Shadow), i realizzatori del docufilm su Peppe Valarioti Medma non si piega Gianluca Palma, Giulia Zanfino e Mauro Nigro, fino ai coautori del libro Sconfinate frontiere. Riace: l’eccezione che ha rifiutato la regola (Mimesis, Milano 2022) Alessandro Tedde e Fulvia Teano, insieme ai quali renderemo omaggio a una delle coautrici del libro, attivista e compianta amica della comunità riacese, Adele Zotti.

Il Festival troverà il suo culmine nell’ormai consueto Percorso gastronomico (10 agosto), evento di degustazione itinerante di pietanze della cucina contadina calabrese, che nelle ultime edizioni ha raccolto diverse centinaia di adesioni.

 

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