“L’indifferenza è il peso morto della storia” - Antonio Gramsci
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaEnnesima vittoria degli studenti dell’I.C. “Nosside-Pythagoras Moscato” al Concorso “I giovani ricordano...

Ennesima vittoria degli studenti dell’I.C. “Nosside-Pythagoras Moscato” al Concorso “I giovani ricordano la Shoah”

Ennesima vittoria degli studenti dell’I.C. “Nosside-Pythagoras Moscato” al Concorso “I giovani ricordano la Shoah” che per la terza volta hanno superato con successo la fase regionale, candidandosi a concorrere alla fase nazionale. I nostri giovani alunni reggini si giocano adesso la possibilità di partecipare alla cerimonia di premiazione presso il Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.

Il Concorso promosso ogni anno dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nell’ambito delle iniziative realizzate nel nostro Paese in occasione del “Giorno della Memoria” è rivolto a tutti gli allievi del primo e secondo ciclo di istruzione, al fine di promuovere studi e approfondimenti sul tragico evento che ha segnato la storia europea del Novecento.

L’ Istituto Comprensivo “Nosside-Pythagoras Moscato” guidato dal Dirigente ing. Antonino Giuseppe Ubaldini, ha aderito anche quest’ anno all’ iniziativa, a cura della referente, ideatrice, prof.ssa Giovanna Malavenda e con la collaborazione delle docenti Caterina Lentini e Cinzia Vinciguerra, con la produzione in forma collegiale, di un elaborato sotto forma di Project Art Works, dal titolo “L’arte di ricordare per mettere in mostra la memoria”. Protagonisti tutti gli alunni delle classi 5^ H e 5^I della scuola primaria del plesso di Saracinello Rodari 1 che sono stati sensibilizzati e affiancati alla riflessione sui temi della Shoah, dell’antisemitismo, dell’indifferenza nei confronti delle discriminazioni.

La prof.ssa Malavenda evidenzia come la mostra meditativa ha permesso di mettere insieme alcune delle testimonianze di quanti hanno vissuto la Shoah in prima persona o attraverso i loro cari, dopo un approfondito lavoro di ricerca documentale di gruppo, che ha avuto il suo fulcro in tutti i ritratti proposti.

La memoria e il ricordo sono stati restituiti attraverso la forza persuasiva della metafora visiva e di una «sosta riflessiva» personale ed intima.

Nell’ installazione narrante ogni soggetto è stato ricordato ed identificato attraverso il proprio nome, interpretando volti e voci e cercando di immaginare le sofferenze del cuore.

Un ringraziamento particolare all’assistente educativo Antonella D’ Amico.

Articoli Correlati