Sabato 2 dicembre avrà inizio, presso il Circolo Arci Samarcanda di Via E. Cuzzocrea a Reggio Calabria, alle ore 18, un ciclo di incontri a cura del prof. Domenico Rosaci, dedicato a una straordinaria figura del XX secolo: Jiddu Krishnamurti.
Krishnamurti, pensatore ed oratore apolide di etnia indiana, è stato molto più di un filosofo, perché piuttosto che proporre dei suoi personali sistemi di pensiero, si è dedicato a comprendere il pensiero stesso, il suo meccanismo di funzionamento, e il ruolo che il pensiero ha nell’esperienza umana.
Molto più che un maestro, perché negando la stessa utilità dei ruoli di guru e maestro, si è proposto piuttosto come catalizzatore di dialogo e di condivisione della conoscenza all’interno di una collettività, stimolando la libertà di pensiero.
La conferenza di sabato verterà su quella idea di “Vita piena” di cui la vita stessa di Krishnamurti fu esempio eclatante.
Un’idea fondamentale, attualissima.
In un momento storico che sembra contrassegnato soprattutto dal vuoto esistenziale, Krishnamurti ci pone davanti due domande fondamentali: “Cosa significa vivere pienamente?” e “Si può vivere una vita piena?”
Domenico Rosaci, professore di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni presso l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, conduce ricerche principalmente nel campo dell’Intelligenza Artificiale Distribuita, ed è anche studioso e divulgatore di filosofia e storia delle religioni, ambiti nei quali ha pubblicato numerosi saggi quali “La Tradizione degli Dèi”, “Arcana Memoria” e “I Risvegliati”.