Con una conversazione della Prof.ssa Francesca Neri, Studiosa di Letteratura nonché Responsabile del Centro Studi Anassilaos per gli studi linguistico-letterari, che si terrà martedì 18 aprile alle ore 17,30 presso lo Spazio Open, l’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con lo stesso Spazio Open, renderà omaggio allo scrittore Italo Calvino (1923-1985) nel centenario della nascita.
A introdurre l’incontro la Dott.ssa Daniela Scuncia, Responsabile del Centro Studi di Narratologia – linguaggi vecchi e nuovi della letteratura. Nato a Santiago de Las Vegas, Cuba, il 15 ottobre del 1923, da genitori italiani, Italo Calvino è uno dei più significativi e complessi scrittori italiani. Tornato in Italia insieme ai genitori a Sanremo compirà i suoi studi iscrivendosi più tardi alla facoltà di Agraria dell’università di Torino. Da ricordare, a questo proposito, che la madre, Eva Mameli, è stata una naturalista e botanica nonché Direttrice dell’orto botanico di Cagliari e poi di Sanremo. Antifascista e comunista dal 1945, partecipa alla Resistenza alla quale dedica il suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno e la raccolta di racconti Ultimo viene il corvo.
Negli anni cinquanta abbandona il partito comunista dopo l’invasione da parte sovietica dell’Ungheria e la repressione dei moti operai a Poznan per stabilirsi poi a Parigi, in Francia. Tornto in Italia avvierà una serie di collaborazioni con case editrici e quotidiani e periodici nazionali. Scrittore complesso dall’impronta neorealistica nei primi romanzi passa a quella allegorico-fiabesca della produzione più matura nelle Fiabe e nel Visconte dimezzato fino al periodo cosiddetto combinatorio influenzato dallo strutturalismo e dalla semiologia, dagli scritti di Roland Barthes, e da Jorge Borges con opere quali Le città invisibili e Se una notte d’inverno un viaggiatore. Calvino muore il 19 settembre del 1985 a Castiglione della Pescara (Grosseto) colto da ictus.