Apre domani presso l’ipogeo di piazza Italia la mostra Radici Nude, personale dell’artista esordiente Paolo Infortuna. “La scultura è per definizione oggetto statico, immutabile, ma le opere di Infortuna restituiscono innegabilmente l’idea del movimento e della grazia accanto a quella del dolore e della purificazione -dichiara la curatrice Elmar Elisabetta Marcianò – sembra quasi di vederle mentre si staccano dal punto di appoggio per muoversi vive nello spazio. Nelle linee fluenti l’oggetto si allarga, abbraccia un senso più ampio. Le forme che immaginiamo staccarsi e danzare perciò sono ulteriori sculture del tutto nuove ai nostri occhi. Nelle sue opere, inoltre, è innegabile il rapporto tra l’autore e la ricerca che compie, ma è da questa irrinunciabile ambivalenza che nasce il turbamento misto a stupore che proviamo di fronte a loro. Aggirarsi per l’ipogeo, “dentro” questa mostra è come entrare in uno spazio nello stesso tempo sacro e profano, varcata la soglia del quale, l’umanità si mostra dannata o redenta, ma sempre protagonista assoluta (…).
L’evento, promosso dall’associazione culturale IN.SI.DE che gestisce 4 dei siti archeologici cittadini, è patrocinato dal comune di Reggio Calabria Assessorato Cultura e Turismo guidato dall’assessore Irene Calabrò e si inserisce nelle giornate europee dell’archeologia 2022 (17, 18 e 19 giugno) promosse dal Ministero della Cultura – soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Reggio Calabria in sinergia con il Settore Cultura del Comune. Le oltre 20 sculture in mostra, frutto di una profonda ricerca interiore unite a intuizione e tecnica resteranno esposte fino al 18 luglio prossimo. “Aggirarsi per l’ipogeo, “dentro” questa mostra è come entrare in uno spazio nello stesso tempo sacro e profano, varcata la soglia del quale, l’umanità si mostra dannata o redenta, ma sempre protagonista assoluta – conclude la curatrice.