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La via Popilia a Melia: inizia la ricognizione archeologica

Gli studenti delle terze medie di Melia hanno partecipato all’incontro pubblico per la presentazione del laboratorio didattico di ricognizione archeologica che in questi giorni interesserà il sito delle Grotte di Tremusa, sulle tracce della storia della borgata lungo la Via Popilia.

«La nostra amministrazione ha sempre al centro delle proprie politiche la frazione di Melia e le sue problematiche, che purtroppo nell’ultimo anno sono diventate più critiche a causa delle frane che hanno colpito l’ex strada provinciale Scilla Melia e quella per le Grotte di Tremusa, di cui parliamo oggi – spiega Annamaria Bellantoni, vicesindaco di Scilla – Noi stiamo lavorando per raggiungere presto delle soluzioni ed iniziative come queste hanno sì una funzione culturale, ma anche da stimolo a fare meglio e presto. Attendiamo tutti di conoscere i risultati del laboratorio».

Il sindaco Antonino Micari di San Roberto ha inviato un messaggio di saluto, non avendo potuto presenziare la conferenza a causa di impegni istituzionali a Catanzaro. Era presente all’incontro per il Lions Club Reggio Calabria Host Distretto 108YA Nicola Pavone, il quale ha portato i saluti anche del Leo Club retto da Andrea Manti, i quali in un service hanno unito le forze per sostenere la ricognizione. È poi intervenuto padre Pasquale Triulcio della Parrocchia di San Gaetano, assieme al presidente dell’associazione “La Voce dei Giovani” Antonino Surace e a Giuseppe Briganti, vicepresidente della Pro Loco di Scilla. Infine per l’associazione “Famiglia Ventura” lo studioso Francesco Ventura ha relazionato sulla storia di Melia e gli obiettivi dell’iniziativa.

«Una squadra di dodici persone sarà impegnata nella ricognizione, tra cui otto studenti dell’Università di Messina e di Firenze – spiega Riccardo Consoli, l’archeologo che dirigerà il laboratorio – Ci divideremo in due gruppi, il primo si concentrerà sul sito delle Grotte, il secondo seguirà il tracciato della Via Popilia da lì al passo di Tremusa nel Favazzina».

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