Nella società contemporanea, la ricerca incessante della perfezione estetica suscita profonde riflessioni sul concetto di bellezza e benessere individuale. La chirurgia plastica e la medicina estetica si profilano sempre più come scelte comuni per coloro che desiderano migliorare l’aspetto fisico e, in alcuni casi, perseguire il benessere psicologico. Tuttavia, è fondamentale affrontare questi interventi con massima cautela, promuovendo una valutazione ponderata e un approccio responsabile. In tale contesto, la Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari) sezione di Cosenza, guidata dalla presidente Lucia Nicosia, e il Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Cosenza, presieduto da Maria Pia Galasso, hanno recentemente organizzato un evento significativo intitolato “Luci e ombre della chirurgia plastica e medicina estetica”.
I relatori hanno affermato che la scelta di professionisti qualificati è la chiave per garantire la sicurezza e il successo degli interventi estetici. Inoltre, hanno puntato l’accento sulla necessità di un’adeguata informazione relativa ai potenziali rischi che i pazienti potrebbero affrontare e sull’importanza di rispettare gli standard etici.
La presidente della Fidapa sezione di Cosenza Lucia Nicosia: «L’idea di affrontare un tema di così ampio interesse e attualità nasce dall’impegno assunto al momento del mio insediamento come presidente. L’obiettivo è contribuire all’educazione alla bellezza, all’armonia e al benessere complessivo, valorizzando non solo l’aspetto estetico, ma anche la salute e il benessere psicofisico. In questo contesto, siamo chiamati a riflettere sulle implicazioni della chirurgia plastica ed estetica, considerando attentamente i benefici potenziali e gli aspetti etici e psicologici ad essi collegati».
Nel suo intervento, la dottoressa Maria Pia Galasso (medico chirurgo Specialista in Pediatria e Neonatologia, presidente e referente task force Salute del Convegno di cultura Maria Cristina di Savoia sezione di Cosenza) ha approfondito l’argomento del convegno con un focus sulla nascita di bambini con malformazioni congenite e sul percorso della maternità. Particolarmente significativo è stato il suo richiamo all’esigenza di individuare un equilibrio armonioso tra corpo, psiche, amore e bellezza.
La dottoressa Angela Funaro, psicologa e psicoterapeuta, ha fornito una brillante analisi sugli aspetti psicologici connessi alla chirurgia plastica e alla medicina estetica, precisando che: «Il chirurgo estetico deve valutare consapevolmente le richieste del cliente e fare una differenza tra chi si rivolge alla chirurgia per migliorarsi e chi invece fa una richiesta guidato dalle più profonde insoddisfazioni o da aspettative irrealistiche, se non addirittura da veri e propri disagi psicologici o psichiatrici».
In un’epoca in cui la maschera pirandelliana si fonde con la maschera digitale indossata sui social media, la dottoressa Assunta Tarsitano (medico chirurgo, specialista in Anestesia, Rianimazione e terapia del dolore, Esperta in cefalee, referente Salute Fidapa sezione di Cosenza) ha sottolineato che il trasferimento dei giovani da Facebook a Instagram evidenzia un cambiamento culturale legato all’immagine, a discapito dei contenuti. «La vera bellezza è quella dell’anima», ha ricordato la Tarsitano. Questa affermazione risuona con insegnamenti millenari, come quelli dello yoga, una disciplina antica che enfatizza l’importanza di essere in armonia con sé stessi e con il proprio corpo.
Il dottor Carlo Pellegrini (chirurgo estetico) ha evidenziato i risvolti positivi offerti dalla medicina estetica e dalla chirurgia plastica, sottolineando la capacità di apportare miglioramenti significativi. Tra gli interventi più richiesti, ha citato la rinoplastica, la mastoplastica e gli interventi di liposuzione e rimodellamento del corpo, precisando che tali interventi devono essere realizzati con «scienza e coscienza». Il dottor Pellegrini ha anche esaminato le ombre e le possibili esagerazioni che possono derivare da un uso non ponderato di tali interventi: «Bisogna combattere questa cultura dell’eccesso e creare armonia tra le varie parti anatomiche». Inoltre, ha sottolineato l’importanza di garantire che i pazienti versino in uno stato di benessere fisico e psicologico prima di sottoporsi a un intervento estetico. Infine, ha enfatizzato la responsabilità del chirurgo nel rifiutare gli interventi qualora risultino inappropriati.