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Cosenza: un successo la prima giornata della Sagra agli Arnedos 2023

Ha fatto registrare momenti di magia e di grande suggestione il corteo sulla figura leggendaria del brigante Roberto De Gualtieri che ieri pomeriggio ha aperto ufficialmente l’evento “Rovito:Sagra agli Arnedos, tra passato e presente”.

Con la magistrale interpretazione di Daniele Avallone, nel ruolo del brigante, con l’arte antica portata avanti del Gruppo Musici “Arma Murani” di Morano Calabro e con la maestria delle giovani studentesse della Mary dance,  il primo appuntamento della Sagra agli Arnedos ha riscosso una straordinaria presenza di visitatori e curiosi che hanno sfilato dal sagrato della Pietà fino a Motta.

Qui la serata è proseguita con un’interessante conversazione sui temi del brigantaggio e della condizione della donna nei secoli scorsi nel casali di Cosenza, che caratterizzano l’edizione 2023 del progetto culturale promosso ed organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Rovito, guidato da Antonella Magnelli, e che ha visto la collaborazione di Massimo De Marco, figlio di Motta e fondatore della Sagra agli Arnedos oltre vent’anni fa.

Curata dal Circolo di Cultura “T. Cornelio”, la conversazione, aperta dal sindaco Giuseppe De Santis che ha fatto un breve excursus sull’azione amministrativa portata avanti in quest’ultimo anno, soffermandosi sull’importanza che riveste la promozione di eventi culturali che hanno il pregio di valorizzare il territorio rovitese con particolare riferimento ai tre centri storici,  si è avvalsa della competenza di relatori di qualità quali Mario Perfetti e  Peppino Curcio che hanno posto l’accento sulla condizione primordiale che ha vissuto la donna, inserita nel sistema dei “ius” tanto che, tra l’altro, al momento del matrimonio veniva pagata una tassa, segno di sudditanza e sottomissione.

A questo riguardo molto sentito e coinvolgente è stato l’intervento di Sandra Innocente, presidente della Coop. Soc. “Strade di Casa” che ha relazionato sulla condizione di “segregazione” che vivono ancora oggi le donne in Afganistan. Sul brigantaggio nei nostri casali, invece,  i relatori hanno affermato che questo è stato un fenomeno, complesso ed endemico, che è arrivato a coinvolgere famiglie intere. In particolare  nei  casali di Cosenza, i briganti erano numerosi grazie anche alla presenza di nascondigli naturali.  Antonella Magnelli, assessore alla cultura, nel trarre le conclusioni ha fatto  un riferimento generale al fenomeno del brigantaggio, sottolineando come alla sua base vi era quel malcontento, annoso e diffuso, dei contadini generato dalla promessa di terre mai mantenuta. La mancata organizzazione dei briganti ha impedito che il brigantaggio diventasse una vera e propria rivoluzione.

Questa sera, dalle 18 la magia si ripeterà con altre numerose iniziative artistico/culturali per l’intero centro storico di Motta, dove saranno allestiti stand gastronomici. La serata si concluderà alle 22.30 in Piazza San Nicola con il concerto dei Taranta Nova.

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