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Pecorino Crotonese, Fonsi: “Per fare il latte ci vuole il fieno. In corso le scorte per l’inverno”

“Dalla semina alla trebbiatura, passando dalla raccolta del fieno nelle tradizionali balle cilindriche che in questi periodi impreziosiscono il paesaggio rurale e montano. Insieme alla paglia, ai cereali e all’orzo, rigorosamente biologici, rappresentano le scorte per l’inverno destinate al bestiame ed in particolare alle pecore, dal cui latte si produce il Pecorino Crotonese Dop, nelle sue varianti, fresco, semi-duro e stagionato, disponibile in tutti i mesi dell’anno. Natura-terra-cibo. È, questo, il legame millenario che vogliamo continuare a preservare contro tutte le derive dei prodotti artificiali, creati nei laboratori senza mai essere accarezzati dal sole o bagnati dall’acqua. Altrimenti detto, per fare il latte ci vuole il fieno”.

 

È quanto dichiara Luca Fonsi dell’omonima e plurisecolare azienda di Paludi, unici produttori in provincia di Cosenza del Pecorino Crotonese Dop e l’unico biologico dell’intera filiera, rilanciando la denuncia emersa in occasione del vertice Onu sui sistemi alimentari Food Systems Summit: un piatto su due contiene cibi ultra-processati.

 

Circa il 50% delle diete dei paesi sviluppati – è emerso – si compone di cibi ultra-processati, che subiscono numerose lavorazioni e che contengono ingredienti (additivi) che non albergherebbero in nessuna delle nostre cucine. Così com’è allarmante assistere ai tentativi di promuovere una dieta globale, che vieta molti cibi naturali e frutto della sapienza contadina, per sostituirli con prodotti artificiali.

 

Nella catena di produzione la raccolta del fieno è un passaggio fondamentale. Un animale che mangia sano produrrà materia prima sana. Il latte e le carni che ne deriveranno saranno prodotti prettamente biologici ed è grazie a questo processo che il Pecorino, che in questo momento rappresenta una delle punte di diamante della trasformazione casearia identitaria regionale, meridionale e nazionale, essendo il Crotonese l’unico Pecorino dolce d’Italia, gode di due certificazioni: BIO e DOP.

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