La formazione del comune unico di Casali del Manco, avvenuta a seguito della soppressione dei cinque comuni di Casole Bruzio, Pedace, Trenta, Serra Pedace e Spezzano Piccolo, per volontà popolare con il referendum del 5 maggio 2017, attraverso un iter normativo iniziato molti anni fa, è stata, in Calabria (dopo la legge sull’elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di regione) l’unica novità istituzionale nel panorama politico.
La procedura ha coinvolto diversi enti sovra-comunali quali la Provincia e soprattutto — per competenze dirette — la Regione Calabria, alla quale è stata demandata la funzione di emanare le norme che regolano l’istituzione di nuovi comuni.
All’epoca, Casali del Manco ricoprì il ruolo di apripista dimostrando, nel quadro regionale, un dinamismo istituzionale straordinario, distinguendosi come area tra le più avanzate in materia di riforme. Prova ne sia che, a seguire, avvenne nella nostra regione la fusione di Corigliano e Rossano, creando per popolazione, la città più grande della provincia di Cosenza.
Accanto alle vecchie amministrazioni, nella formazione del nuovo Comune di Casali del Manco, vi fu un appassionato interessamento da parte di tutti i cittadini che attraverso comitati, formazioni politiche, sindacali e sociali, tennero discussioni molto accese, in controtendenza alla scarsa partecipazione politica che si può registrare a qualsivoglia elezione. Dopo una breve fase commissariale, a seguito del referendum e della Legge regionale di istituzione, seguì l’iter normale e si svolsero le nuove elezioni.
A distanza di quattro anni e mezzo, dei cinque previsti, e a pochi mesi dal termine della prima legislatura è possibile tracciare un primo bilancio su quelle che erano le aspettative durante il periodo della pre-fusione.
Pertanto, l’Associazione Culturale Sguardi Ecologici ha voluto organizzare presso l’ex sala consiliare della Comunità Montana, in località Spezzano Piccolo — Casali del manco (CS), venerdì 28 ottobre c.a. con inizio alle ore 17:00, un dibattito pubblico intitolato: “Comune unico: quali aspettative!”
Dopo una breve introduzione di Aurelio Morrone in qualità di rappresentante dell’Associazione organizzatrice, il dibattito proseguirà, senza interventi prestabiliti, poichè ognuno dei partecipanti potrà apportare il proprio contributo attraverso la propria esperienza, per riprendere ciò che è stato interrotto con le elezioni, ossia la partecipazione attiva, in prima persona, alla vita politica e amministrativa.
Gli argomenti di base saranno: la costruzione di una comunità compiuta, l’unificazione fisica delle singole località, la progettualità di nuove opere che servano realmente alla collettività e così via; non mancheranno ovviamente giudizi su ciò che è stato fatto sino ad ora dall’attuale amministrazione. Data la formula organizzativa, diverse persone hanno già prenotato il loro intervento ed altre lo faranno il giorno della manifestazione.
Si spera che questo sia solo il primo di tanti eventi che riguardano ciò che è stato fatto con la creazione di Casali del Manco, che non è certo una minuzia, ma un cambiamento epocale di ciò che durava da circa un millennio, ovvero quanto la storia dei nostri comuni estinti.