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“Complotti di Stato” presentato da Cantiere Laboratorio a Lamezia Terme

Il libro Complotti di Stato di Adriano Tilgher è stato presentato sabato 21 giugno 2025 presso il Centro Congressi “Prunia” a Lamezia Terme nel corso di un evento organizzato da Cantiere Laboratorio/Gioventù Controcorrente.

 

L’incontro è stato presentato da Bruno Spatara, dirigente dell’associazione organizzatrice, che ha messo in evidenza come “l’autore del libro, dirigente di Avanguardia Nazionale, ha pagato, da innocente, l’appartenenza al movimento e, nonostante le difficoltà e la persecuzione per le sue idee, ha continuato a lottare per la verità e la giustizia denunciando i complotti e i depistaggi che hanno caratterizzato la storia degli anni ’70 e ’80 nel nostro Paese”.

 

Di seguito l’intervento di Vittorio Gigliotti, presidente di Cantiere Laboratorio, che ha puntualizzato: “ieri come oggi è difficile e pericoloso dire verità scomode e controcorrente, e se Adriano Tilgher è oggi qui a presentare insieme a noi il suo libro vuol dire che non ha abdicato, non si è arreso, non ci siamo arresi a quei “meccanismi perversi” di cui parla l’autore. E non ci siamo nemmeno arresi al devastante processo di sovversione che vuole fare tabula rasa della famiglia, della cultura, della scuola, del senso di comunità, di identità, di sovranità e che vuole uccidere o sotterrare ogni concetto di autorità, di lealtà, di dignità e di onore in nome di un mondo blasfemo e contro natura che ci vogliono imporre attraverso leggi e falsi modelli. Impegno e sacrificio sono oggi le parole d’ordine per costruire una società a misura d’uomo”.

 

La toccante ed appassionata testimonianza dell’autore ha concluso l’incontro.

Un racconto, quello di Tilgher, sintetico ma con puntuali e precisi riferimenti riportati nel suo libro, di circa cinquecento pagine, attraverso il quale smaschera “un vero e proprio complotto di Stato, racconta una storia che sembra inverosimile ma che invece è pura realtà. E’ la cronaca di una persecuzione giudiziaria condotta con mezzi illeciti per eliminare un nemico scomodo. Una vera e propria opera di depistaggio orchestrata dai “servizi” con la complicità di una parte della magistratura, di partiti politici, di quasi tutta la stampa Nazionale e parte del mondo neofascista di allora, manovrata, forse inconsapevolmente, dagli stessi apparati.

Una strategia spietata, atta a creare falsi pentiti, costruire prove inesistenti e mettere in scena una realtà deformata per un unico scopo: eliminare fisicamente alcuni membri di Avanguardia Nazionale, attribuire loro crimini orrendi e chiudere ogni possibilità di difesa. Perché ai morti, in Italia, non si possono fare processi.

Ma il piano non è andato come previsto. Alcuni sono sopravvissuti, hanno lottato ed hanno vinto. Questa è la verità che non volevano fare emergere, raccontata con i documenti alla mano”.

 

Cantiere Laboratorio tornerà ancora su quegli anni, definiti di “piombo” o degli “opposti estremismi”, dei depistaggi e delle stragi senza colpevoli perché pensiamo che un Paese veramente forte, che si definisce democratico, non debba avere paura di aprire gli archivi e fare conoscere la verità, di tante sporche nefandezze, al popolo italiano ed ai familiari delle tante vittime innocenti.

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