Nel pomeriggio del 6 dicembre, presso la suggestiva cornice della “Sala delle Giovani Idee” al Parco delle Biodiversità Mediterranea di Catanzaro, si è tenuta la presentazione del libro “Io non mi sono voltato” dell’Avvocato Luigi Macrillò. L’evento, parte degli appuntamenti culturali inseriti nella mostra “Stelle di Natale”, rappresenta un tassello significativo del progetto Arte e Donne 2024, organizzato da Maria Paola Quattrone, presidente dell’associazione Jonathan, e Ornella Cicuto, presidente della Mimosa.
La serata è stata introdotta dall’Architetto Maria Paola Quattrone, non solo curatrice artistica della mostra, ma anche pittrice di talento e appassionata promotrice di eventi culturali. A dare ufficialmente avvio ai lavori è stata l’Avvocata Rita Tulelli, presidente dell’associazione “Universo Minori” di Catanzaro, che ha moderato l’evento con eleganza e sensibilità, ponendo all’autore domande mirate e profonde.
Tra il pubblico erano presenti figure di rilievo della società catanzarese, tra cui noti avvocati, l’ex consigliere regionale Baldo Esposito, Salvatore Fulciniti, rappresentante dell’associazione Anteas di Catanzaro e Domenico Gareri, presidente Automobil Club di Catanzaro. La partecipazione e l’interesse dimostrato hanno sottolineato l’importanza del tema trattato nel libro: la tragedia di Cutro, avvenuta nel febbraio 2023, in cui persero la vita uomini, donne e bambini nel tentativo di raggiungere una vita migliore.
Nel corso della presentazione, l’Avvocato Luigi Macrillò ha raccontato come il suo libro sia nato dall’esigenza di dare voce a chi non l’ha mai avuta. La tragedia di Cutro, simbolo di tanti viaggi della speranza, ha messo in evidenza le drammatiche condizioni che spingono uomini, donne e bambini a lasciare i propri Paesi d’origine, affrontando viaggi pieni di pericoli nella speranza di una vita dignitosa.
Tra i momenti più toccanti dell’incontro, le parole di Vincenzo, un volontario presente a Cutro. “Non sono un eroe,” ha detto con umiltà. “Gli eroi salvano vite, noi ci siamo semplicemente fatti guidare da un animus donandi, uno spirito di dono, per aiutare chi era in difficoltà”. Le sue parole, cariche di autenticità, hanno toccato profondamente il pubblico, testimoniando il valore della solidarietà e del sacrificio di chi si mette al servizio degli altri.
L’autore ha più volte ribadito quanto sia importante sensibilizzare i giovani su queste tematiche. In un’epoca dominata dai social media, spesso caratterizzati da superficialità e distrazione, Io non mi sono voltato vuole essere uno strumento per educare le nuove generazioni alla consapevolezza e all’empatia. “Questo libro deve essere letto nelle scuole,” ha dichiarato Macrillò. “Solo conoscendo le storie di chi soffre possiamo imparare a non voltare lo sguardo e tendere la mano”.
Il dibattito, vivace e commovente, ha offerto spunti di riflessione su come affrontare il fenomeno migratorio, sottolineando il ruolo fondamentale dei volontari e delle associazioni impegnate sul campo. Macrillò ha raccontato come scrivere questo libro sia stato per lui un viaggio emotivo e personale, un modo per dar voce a chi non ce l’ha più e per mettere in luce l’umanità nascosta dietro i numeri e le statistiche.
La presentazione del libro di Macrillò si inserisce perfettamente nel contesto della mostra “Stelle di Natale”, un evento che celebra non solo l’arte, ma anche il ruolo delle donne nella cultura e nella società. Grazie alla passione e alla visione di Maria Paola Quattrone e Ornella Cicuto, la “Sala delle Giovani Idee” è diventata un luogo d’incontro, dialogo e riflessione su temi di grande attualità e importanza.
L’incontro si è chiuso con un applauso caloroso e un forte invito a non dimenticare: non solo la tragedia di Cutro, ma tutte le vite spezzate dalla mancanza di opportunità e dal silenzio del mondo. “Io non mi sono voltato” è più di un libro: è un monito, un richiamo all’umanità che ognuno di noi deve riscoprire.