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Con la mostra di Pino Pingitore, la Banca Montepaone di Catanzaro diventa galleria d’arte e progetto di animazione culturale del territorio

“La Fondazione Banca Montepaone ha oggi convintamente scelto di incamminarsi sulla strada dell’animazione culturale e della più diffusa presenza ‘sociale’. Con questa prima mostra di Pino Pingitore, e con il grande e complessivo progetto ART CUBE che oltre a mostre d’arte pittorica e scultorea, si occuperà di fotografia, design, riscoperta di figure storiche di calabresi illustri, libri ed eventi di alto profilo, anche con una serie di partnership e collaborazioni nazionali e internazionali, cercheremo di rispondere ad una sentita esigenza del territorio cui la Fondazione Banca di Montepaone può e deve significativamente e concretamente dare voce”.
Sono le parole chiare ed entusiaste dell’avvocato Giovanni Caridi, presidente della Fondazione Banca di Montepaone, pronunciate in apertura della Mostra di Pino Pingitore “Tra memoria segnica e memoria fluida” aa cura di Teodolinda Coltellaro, inaugurata con un bel pubblico nella nuovissima sede della Banca di Montepaone, in piazza Matteotti a Catanzaro: uno spazio che sembra fatto apposta, oltre che per svolgere le sue funzioni d’istituto, per “offrirsi” al contempo come pregevole luogo di aggregazione nel segno dell’iniziativa culturale. “Un ruolo forse insolito e certamente inedito – ha chiarito Caridi – ma che pensiamo appropriato e rispondente ad un’effettiva necessità, che andava contemplata.”  
 
In effetti, il vernissage ha dimostrato la sua effettiva valenza, con le opere pittoriche di Pingitore magnificamente distribuite e perfettamente fruibili in quanto a spazio disponibile, percorso\itinerario, illuminazione, lungo le pareti nell’atrio della banca e nella sala riunioni. Venti lavori esplicativi delle fasi fondamentali del costante lavoro di ricerca dell’apprezzato e originale artista catanzarese, attraverso cui poter leggere la preziosa sintesi del suo percorso evolutivo nei vasti territori dell’arte contemporanea. A cominciare dagli anni ’80, con l’astrazione di gesto e di segno in cui vibra la pura forza espressiva del colore; per proseguire con i primi anni ’90, con la serie “Scrigni” che esalta un informale dai colori scuri e bituminosi; fino alle più recenti elaborazioni creative in cui il linguaggio digitale si coniuga con la classicità del fare pittura con mutevoli distese di “forme senza forma” che si propongono come “memorie fluide” del nostro tempo inquieto.
A tenere a battesimo questo primo evento, assieme allo stesso Pino Pingitore, il giornalista e scrittore Roberto Messina che del progetto ART CUBE è co-ideatore assieme a Giovanni Caridi, con la direzione artistica di Academ Group e la testata “Calabria Mundi”, e già un fitto programma di eventi predisposti per i mesi a venire (anche con la sezione denominata “Librinbanca”) in particolare nel grande spazio della sede bancaria di Montepaone. Con loro, la critica d’arte Teodolinda Coltellaro, curatrice di innumerevoli cataloghi e mostre per istituzioni museali italiane e straniere, saggista e studiosa di analisi sociale dell’arte, che ha tracciato il fil rouge della poetica ed estetica del maestro Pingitore.
Tornando ad ART CUBE, il presidente Caridi aggiunge che: “la Fondazione sente fortemente la necessità di adottare una visione moderna e innovativa dell’investimento culturale, identificata come vera risorsa strategica di sviluppo soprattutto se considerata in relazione al turismo. Ecco, perciò, questa notevole idea e progetto di un luogo in cui poter costruire e fruire eventi, uno spazio in cui poter materializzare ideali e ottemperare bisogni, in cui trovare e sperimentare nuova creatività. Ciò con la convinzione che le stesse attività culturali e artistiche possono e devono diventare azioni virtuose, a cominciare dall’organizzazione diretta di eventi espositivi capaci di attrarre, dagli incontri con grandi autori, dalla alta convegnistica, e con ciò e per ciò dall’entrata in funzione di nuovi servizi di accoglienza, di promozione e pubblicità per gli operatori locali dell’economia e del turismoCon l’attuazione di questo programma e con il lancio di ART CUBE ritenuto un vero progetto strategico, intravediamo possibilità di crescita per tutti: a cominciare dal flusso turistico e dal turismo culturale, e poi in generale per la percezione di qualità del territorio e della sua offerta, con la generazione di valore aggiunto per la Banca, la Fondazione e la collettività”.
Gli eventi in programma ad ART CUBE (mostre di fotografia; incontri d’autore; presentazione di libri; concerti; conferenze; seminari) saranno, dunque, occasione di incontro, relazione, riflessione, sperimentazione, sorpresa. Ma anche di solidarietà. E così l’ART CUBE potrà fare effettivamente quello che si propone: costituire un volano, una spinta motrice, uno spostamento problematico per un territorio con alte potenzialità, e che ha necessità di crescita e di sviluppo, e di conseguenza anche di cambiamento, movimento e ampliamento del proprio orizzonte geografico e culturale.
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