“Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare” - Jean-Paul Sartre
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Il Procuratore Marisa Manzini conquista il secondo posto al Premio Nadia Toffa 2025 con l’opera “Il coraggio di Rosa”

Un importante riconoscimento per l’impegno civile e la lotta contro la criminalità organizzata: la dott.ssa Marisa Manzini è stata tra i protagonisti della quarta edizione del Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa 2025, aggiudicandosi il secondo posto (ex aequo). Il prestigioso piazzamento è stato ottenuto grazie alla sua opera, “Il coraggio di Rosa. Storia di una donna che ha ripudiato la ‘ndrangheta”.
Il Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa, giunto alla sua quarta edizione, è un’iniziativa che mira a onorare la memoria e l’impegno della giornalista. Il Premio valorizza specificamente opere di narrativa, saggistica e giornalismo che si distinguono per i seguenti temi: Impegno civile e denuncia sociale; Attenzione alle vite segnate dall’ingiustizia e dalla criminalità.
Il libro della dott.ssa Manzini narra, in forma romanzata, la storia toccante di una donna che prende la difficile e coraggiosa decisione di rompere il muro dell’omertà e della violenza, rifiutando il peso della malavita. Il suo gesto è un potente emblema di resistenza, dignità e speranza, valori che rispecchiano profondamente lo spirito del Premio. Marisa Manzini è un magistrato di spicco, nota per la sua lunga e incisiva attività nella Procura della Repubblica e per il suo costante impegno nella lotta contro la criminalità organizzata, in particolare la ‘ndrangheta. Oltre alla sua carriera in magistratura, è autrice di diverse opere che uniscono la competenza giuridica alla sensibilità narrativa, ponendo l’attenzione sulle dinamiche sociali e umane all’interno dei contesti criminali. ️
“Ricevere questo riconoscimento intitolato a Nadia Toffa è un onore profondo – ha dichiarato il magistrato Marisa Manzini – “Il coraggio di Rosa è dedicato a tutte le donne che scelgono la libertà e la dignità, rifiutando l’oppressione della ”drangheta. La loro storia è la dimostrazione che l’onestà e la speranza possono incrinare anche i sistemi più violenti. Questo premio ci ricorda che raccontare queste verità scomode è il primo passo verso il cambiamento”. Il successo di “Il coraggio di Rosa” sottolinea l’importanza di dare voce a chi lotta per la libertà e la giustizia.
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