Ieri sera, sabato 22 luglio, nella frazione di Angoli, comune di Serrastretta (CZ), si è registrato un elevato caldo atmosferico e calore umano in occasione della serata dedicata ai festeggiamenti in onore di San Giuseppe.
Ad innalzare la temperatura antropica, dal palco della piazza, ci ha pensato la compagnia teatrale “G. Vercillo” di Lamezia terme che ha acceso, fra risate, battute e colore vernacolare, il sorriso di grandi e piccini.
In una dimensione familiare, fra luminarie di festa, vivacità di bambini, turisti e devoti, la compagnia lametina è salita suol palco con il suo leitmotiv “E se poi è Vero?”.
Per scoprire la veridicità della superstizione e la sua capacità di influenzare l’agire quotidiano, il pubblico ha dovuto affrontare le grottesche e comiche vicende di Don Vincenzo e della sua famiglia, che nel dubbio, ha preferito vestire la serata di corni, cornetti, ferri di cavallo e scaccia guai rigorosamente di colore rosso,
Con una suggestiva scenografia, realizzata da uno degli attori, componenti del gruppo, Giuseppe Persico, le scaramanzie popolari, proverbi e massime del passato hanno dettato i tempi della commedia esilarante in due atti, “E se poi è vero…?”, liberamente tratta da Peppino De Filippo, in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa.
Ad Angoli è arrivato l’estro dei Fratelli De Filippo con uno spettacolo contestualizzo dal regista, alla Calabria e proiettato sulla capacità di mantenere la tradizione del vernacolo rilanciandone la straordinaria modernità.
Uno spettacolo incentrato sì sulla superstizione, ma capace, attraverso la comicità di far riflettere sulla necessità di affrontare alcune tematiche con la lucidità dell’intelletto, limitandone l’influenza e circoscrivendone l’azione al suo essere mera diceria. Accanto alla superstizione, a guidare le fila della trama, è senza dubbio l’ansia di accumulare ricchezze anche a discapito di sentimenti e valori.
Sul finale però, il capo famiglia, don Vincenzo impersonato da Raffaele Paonessa, con la puntuale morale finale, ha ricordato a sé stesso ed a tutti i presenti, come il dio denaro non sia matrice di felicità ma solo strumento materiale e che la superstizione sia solo e soltanto una dimensione mentale e non mai, realtà.
Una serata che ha dunque rallegrato il pubblico guidandone però, la riflessione!
A fine spettacolo è arrivato puntuale il ringraziamento del regista, Raffaele Paonessa che ha, a nome del gruppo, ringraziato il comitato festa e tutti gli organizzatori, non dimenticando don Isaac e don Emmanuel, per l’ospitalità e per aver concesso loro, di portare avanti la loro missione teatrale mirata proprio a mantenere viva la tradizione popolare, l’arte teatrale amatoriale e la devozione religiosa.
Siamo felici – dichiara Paonessa – di poter essere, strumento di promozione territoriale e di tutela della tradizione cristiana, nostro nutrimento ma che è soprattutto caposaldo della nostra identità di cattolici e calabresi.
Trasformare una piazza in un teatro – conclude – credo che sia la piena realizzazione di un’arte che muove dalla passione e non mai, dal denaro.
Appuntamento con la compagnia Vercillo di Lamezia Terme è per il prossimo 04 agosto a Jacurso dove, la notorietà del gelato troverà connubio con la valorizzazione delle eccellenze artistiche ed umane della nostra terra.