Il gup di Vibo Valentia Barbara Borrelli, ha disposto il rinvio a giudizio dell’imprenditore catanese Silvio Pellegrino, rappresentate legale di Eurocoop, della dirigente del comune Adriana Teti, e di Claudio Decembrini, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
I tre sono accusati di frode nelle pubbliche forniture e truffa in concorso nell’ambito di una inchiesta su presunte irregolarità nella raccolta dei rifiuti coordinata dalla Procura guidata da Camillo Falvo. Al centro dell’inchiesta c’è l’Eurocoop, la ditta che ha gestito la raccolta dei rifiuti tra il 2008 e il 2014 nel territorio comunale di Vibo.
Secondo l’accusa, il Pellegrino, nell’esecuzione del contratto d’appalto avrebbe posto in essere comportamenti “fraudolenti” come “fatturare – si legge nel capo di imputazione – al Comune di Vibo il servizio di raccolta differenziata previsto dal capitolato speciale di appalto senza mai raggiungere le percentuali previste dal contratto; porre alla base delle liquidazioni da parte dell’ente pubblico, documenti fiscali per ‘voci di spesa’ inerenti i centri di raccolta che, pur non essendo mai stati, di fatto, predisposti, sono stati comunque oggetto di erogazione di ingenti somme di denaro pubblico; impiegare, per l’esecuzione della fornitura, mezzi materiali e tecniche diversi da quelli espressamente convenuti e comunque inadeguati per l’esecuzione del servizio secondo i disciplinari dell’appalto”.
Per gli inquirenti sarebbe stato favorito dall’omesso controllo dei funzionari che “nonostante fossero a conoscenza della mancata realizzazione del servizio appaltato, non hanno proceduto alla revoca dell’appalto e/o non hanno intrapreso azioni tali da scongiurare il protrarsi di dette condotte”.
Il processo inizierà il 17 dicembre prossimo davanti al Tribunale collegiale. Nei mesi scorsi era stata archiviata la posizione dell’ex sindaco di Vibo Nicola D’Agostino, dell’allora dirigente – oggi vicesindaco – Pasquale Scalamogna e del funzionario comunale Domenico Beatino.