Gestire le emozioni, il personaggio, il ruolo dello spettatore sono solo alcuni dei temi trattati questo pomeriggio dall’attore e docente Michele Altamura protagonista del terzo modulo del corso di “Teatro in quartiere”, inserito nel progetto artistico “New Theatre Training” dell’associazione culturale arte e spettacolo “Calabria dietro le quinte APS”, sostenuto dal bando “Reggio Resiliente” del Comune di Reggio Calabria e cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.
“Con i corsisti, un gruppo ben affiatato e pronto a mettersi in gioco, partiremo dalle storie personali per capire come queste possano costruire una drammaturgia capace di diventare corpo e, attraverso il gioco, toccheremo elementi che stanno dietro al grande fascino dello stare in scena – spiega l’attore pugliese Altamura -.
In questi due giorni, cercheremo insieme ai ragazzi di scoprire i segreti, il mistero, il fascino che c’è dietro una messinscena. Durante il Covid19, grazie ad alcuni incontri online, è nata una bella sinergia tra la mia associazione Vico Quarto Mazzini e i ragazzi di Calabria dietro le quinte: le nostre realtà artistiche erano state selezionate tra varie imprese culturali in tutta Italia per fare dei percorsi sull’internazionalizzazione e potenziamento della struttura. In quell’occasione, abbiamo riscontrato vari punti di connessione e ci siamo ripromessi di fare un giorno qualcosa insieme per unire Puglia e Calabria. Questa unione è avvenuta con il corso di teatro: un’occasione per i reggini e non solo”.
Il noto attore e regista si confronta in un intenso dibattito con i corsisti ma senza dare consigli o suggerimenti. Li ascolta attentamente cercando di carpire i loro sentimenti, tirar fuori le emozioni, le paure, il desiderio di donare una parte di sé al prossimo.
“Il lavoro che sta portando avanti Calabria dietro le quinte con questo tipo di progetto è importante per il territorio – continua Altamura -. In un luogo bello ma allo stesso tempo, molto complesso come il Sud, è difficile trovare persone con i piedi ben saldi a terra e con lo sguardo rivolto all’innovazione, alle collaborazioni necessarie ed utili per crescere.
A Novembre, debutterò a Roma con la mia compagnia con lo spettacolo “La ferocia” tratto dal romanzo di Nicola Lagioia che ha vinto il Premio Strega nel 2015 e indaga l’ascesa e la rovina del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi, ponendoci davanti ad una galleria di personaggi indimenticabili. Una bella sfida che, come ho spiegato ai corsisti, deve fare un interprete per migliorare il proprio percorso artistico. Per tutto il 2024 sarò impegnato in una lunga tournée e chissà magari, tornerò in questa bellissima città piena di professionisti che amano il teatro e l’arte in tutte le sue forme”.