Più di 400 milioni di bambini vivono in aree in conflitto; circa 1 miliardo – quasi la metà dei bambini del mondo – vive in paesi di estrema vulnerabilità all’impatto dei cambiamenti climatici; almeno 36,5 milioni di minori sono sfollati dalle loro case – il più alto numero mai registrato; 8 milioni di bambini sotto i 5 anni in 15 paesi sono a rischio di morte per malnutrizione. Un intervento umanitario appropriato e immediato può salvare la vita dei bambini e porre al tempo stesso le basi di un futuro sviluppo. In un mondo sempre più instabile è fondamentale che l’UNICEF e i suoi partner ricevano il giusto supporto. Ciò significa finanziamenti tempestivi e flessibili che permetteranno di rispondere rapidamente alle crisi e anticipare i rischi futuri.
È nella cornice di questa fotografia drammatica ma al tempo stesso intrisa di ottimismo e di impegno, a favore di un’umanità bambina violata che chiede a tutti e nel quotidiano un ripensamento globale del senso stesso di coabitazione glocale, ribadita nel Rapporto Unicef 2023 sull’Intervento Umanitario, che domani, martedì 6 giugno, farà tappa a Corigliano-Rossano la presidente nazionale Unicef Carmela Pace, per suggellare il piccolo contributo umanitario che da questo territorio potrà arrivare col progetto Odissea 2000 per Unicef destinato ai tanti bambini e bambine vittime dell’emergenza terremoto in Siria e Turchia.
Coordinati da Lenin Montesanto, responsabile della comunicazione strategica di Odissea 2000, alla conferenza stampa di presentazione del Progetto, oltra alla Presidente Pace, interverranno l’Ambasciatore Nazionale di Unicef Italia Michele Affidato, la Presidente del Consiglio comunale di Corigliano – Rossano Marinella Grillo, il direttore dell’AcquaPark Odissea 2000 Milena Marino, il direttore marketing del Parco Daniele Cipollina, Salvatore Scerbo Ceo di Main Solution, Suor Antonia Dal Mas, Missionaria dell’Immacolata – Pime e referente diocesana per il cammino sinodale ed il senatore Ernesto Rapani.
Il 2022 – si legge ancora nel Rapporto Unicef 2023 – è iniziato stimando 274 milioni di persone prive di assistenza e protezione umanitaria. Nel corso dell’anno, questo numero è aumentato notevolmente. In gran parte a causa della guerra in Ucraina, all’aumento dell’insicurezza alimentare e alla minaccia di carestia determinata da questa guerra e da fattori socio economici e climatici comprese le devastanti inondazioni in Pakistan. I bambini – continua – attraversano le frontiere in numero senza precedenti, con le famiglie o separati da esse, o da soli. Complessivamente, quasi 37 milioni di bambini in tutto il mondo sono sfollati a causa di conflitti e violenze. Un numero che non si contava dai tempi della Seconda guerra mondiale. E questa cifra non comprende i bambini sfollati a causa della povertà, dei cambiamenti climatici o alla ricerca di una vita migliore. E non comprende nemmeno i bambini sfollati nel 2022 a causa della guerra in Ucraina, che a sua volta ha causato la più rapida crisi di rifugiati in Europa dalla Seconda guerra mondiale. Le forti violazioni dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza provocate dalle situazioni umanitarie della nostra epoca sono destinate a crescere. L’UNICEF ha il mandato di rispondere ai bisogni emergenziali e a lungo termine dei bambini e delle donne; ha dimostrato la sua capacità di farlo su scala mondiale e si adatta costantemente per fornire una risposta sempre migliore alle necessità dei bambini. E questo è ciò che rende l’UNICEF il leader umanitario in grado di svolgere un tale compito in tempi particolarmente impegnativi.