Quarto appuntamento, edizione speciale, di “Correnti” Festival d’Arte e Cultura della Città di Villa San Giovanni per celebrare il 31^ anniversario dalla strage di Capaci, domani 23 maggio: una celebrazione che vuole essere un atto di testimonianza, e un’assunzione di responsabilità per un’Amministrazione e per una Città che ha vissuto la guerra di ‘Ndrangheta, pagando un prezzo altissimo in vittime ed essendo stata luogo dell’omicidio del magistrato cassazionista Antonino Scopelliti il 9 agosto 1991 e del vicesindaco e professore Giovanni Trecroci il 7 febbraio 1990.
Domani doppio appuntamento per la presentazione di “Più forti della Mafia”, storie di vittime innocenti.
Un confronto con gli autori Aldo Mantineo e Francesco Nania e la testimonianza diretta di Giovanna Raiti, sorella del carabiniere Salvatore ucciso a Palermo nel giugno del lontano 1982.
Domani mattina alle ore 10:30 l’incontro con gli studenti nell’aula magna dell’ Istituto Professionale Alberghiero Turistico, con il ricordo anche di Giovanni Trecroci, cui è stata la intitolata la stessa scuola.
Alle ore 17:00, nella sala consiliare di Palazzo San Giovanni, il confronto con la comunità, osservando il silenzio alle 17:58, ora in cui ci fu la strage del giudice Falcone, della moglie e di tutta la sua scorta.
Ogni anno il 21 marzo sul palco di molte piazze italiane vengono scanditi i nomi delle 1061 vittime di mafia. La graphic novel “Più forti della mafia” prende spunto dalla manifestazione di Libera per focalizzare l’attenzione sulle storie di alcune di queste vittime.
Tutto ruota attorno a Salvatore Raiti, carabiniere ucciso a Palermo, insieme con altri due colleghi,e l’autista della Mercedes con cui stavano trasportando un boss catanese. Quella che è passata alla storia come la strage della circonvallazione è una delle tante storie raccontate e disegnate nel libro.
Falcone, Borsellino, Rita Atria, Emanuela Loi, i piccoli Cocò Campolongo, Giuseppe Di Matteo, Nicholas Green dialogano fra di loro per raccontare le loro storie e ribadire che il loro esempio sia da monito nel mondo dei vivi perché s’imponga la cultura legalità e si sconfigga la criminalità in tutte le sue manifestazioni.
“Essere contro la mafia è un fatto di coscienza e non di carta d’identità” dice don Luigi Ciotti tra i personaggi della graphic novel e curatore della prefazione.
Sempre domattina i ragazzi dell’Istituto Nostro Repaci con il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori dott. Roberto Di Palma affronteranno il tema “Scegliere la legalità”, ulteriore segno di attenzione e sensibilità della comunità educante.
La scelta è precisa: far vivere e crescere una comunità che sappia generarsi e rigenerarsi.