Avrebbe picchiato, anche con numerosi calci, la convivente minorenne, al culmine di una lite, per costringerla ad abortire, provocandole lesioni per le quali la ragazza è stata costretta a recarsi in ospedale. È accaduto a Catanzaro.
L’uomo, un ventenne marocchino, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e tentativo di procurato aborto. A carico del giovane, già noto alle forze dell’ordine, é stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica.
AGGIORNAMENTO: Avevano una relazione stabile da alcuni mesi ma non erano conviventi la ragazza sedicenne ed il giovane di 20 anni accusato di averla picchiata per costringerla ad abortire e per questo arrestato dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro. È quanto si è appreso successivamente in ambienti investigativi. La minore è stata giudicata guaribile in 21 giorni dai sanitari dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. La giovane, dopo essere stata sentita dai carabinieri e la formalizzazione della denuncia a carico del convivente, è stata condotta in una struttura protetta. I militari hanno anche raccolto una serie di elementi che hanno confermato le accuse dalla minore nei confronti dell’arrestato Il ventenne, secondo quanto si è appreso, non ha un lavoro stabile ed ha precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.