“In materia di contratti e salario minimo condividiamo pienamente quanto sostenuto da Confagricoltura oggi in audizione alla Commissione Lavoro alla Camera, confermando quanto da noi sostenuto già in più occasioni: in agricoltura non serve un salario minimo stabilito per legge, che avrebbe conseguenze peggiorative per tanti lavoratori e imprese e favorirebbe il dumping contrattuale e il lavoro irregolare. Le condizioni retributive e le tutele vanno migliorate con la buona contrattazione tra le organizzazioni più rappresentative, dunque il vero tema è estendere il campo di applicazione del contratto nazionale ai settori affini per garantire nel settore primario dignità, competenze e sostenibilità economica e sociale del sistema contrattuale, vigilando affinché i salari effettivi siano sempre in linea con i salari contrattuali”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai-Cisl il Segretario Generale Onofrio Rota.