Sabato 13 maggio 2023 si è svolto nella scuola secondaria di primo grado di Zagarise, in modalità online, il primo dei numerosi incontri della manifestazione “Gutenberg”, progetto di lettura cui l’Istituto Comprensivo “G.Bianco” di Sersale, al quale afferisce il plesso di Zagarise, aderisce ormai da svariati anni. La classe seconda della scuola secondaria di primo grado di Zagarise, i cui lavori sono stati accompagnati dal saluto e dall’apprezzamento del Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Brutto, ha avuto la possibilità di incontrare la Dott.ssa Rita Tulelli, autrice del libro “L’invisibile mondo di Carlotta”, edito dalla Casa Editrice La Rondine. Gli alunni, guidati dalla docente di Italiano, la prof.ssa Spadavecchia, si sono avvicinati a un testo dalla lettura scorrevole e leggera che affronta però il mondo invisibile di chi collabora con la giustizia. Hanno incontrato Giuseppe e Carlotta, l’uno affascinato da un mondo che offre potere e ricchezza ma toglie la bellezza della quotidianità, l’altra disorientata da un padre che non ritrova più fino a quando è proprio suo padre a ritrovare sé stesso in occasione di ciò che doveva essere il suo “battesimo” criminale.
Grande attenzione tra i presenti, soprattutto per la partecipazione di un collaboratore di giustizia che ha portato la sua personale esperienza del “mondo invisibile” e che ha definito la scuola come dispensatrice di libertà e la giustizia come arma a disposizione di tutti. Potenti e risolute anche le parole del giornalista Nello Trocchia, intervenuto con un videomessaggio d’incoraggiamento agli alunni a praticare sempre la legalità e a ribaltare il lessico comune, per cui infame non è chi collabora con la giustizia ma chi esercita l’illegalità in tutte le sue forme. La Dott.ssa Tulelli ha, infine, ribadito come la campagna di sensibilizzazione contro la mafia debba cominciare sui banchi di scuola: prima è, meglio è. Se si è vaccinati contro la mafia da adolescenti, è più probabile che si resti immuni anche in età adulta. In questo modo la criminalità organizzata non riuscirà a trovare nuove reclute e lo studio è l’unica arma per togliere manovalanza alla mafia. Vortice di emozioni sul finale quando gli alunni hanno presentato i loro lavori tra cui spiccavano due lettere di ringraziamento da parte di un’alunna all’autrice e al collaboratore di giustizi per aver rimarcato in modi diversi la necessità di praticare sempre e comunque la legalità.