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Il cantautore calabrese Michele Amantea, in arte “No Sfondo & Volp fox”, querelato per il suo primo singolo “Chiné”

“Il mondo della musica italiana è stato recentemente scosso dalla vicenda che ha coinvolto il cantautore Michele Amantea, meglio noto con il nome d’arte “No Sfondo & Volp fox”. Il 25 dicembre 2022, infatti, – si legge in una nota diramata dallo stesso cantautore – Amantea ha pubblicato il suo primo singolo intitolato “Chiné”, un brano che ha immediatamente attirato l’attenzione del pubblico per il suo testo ironico e satirico, che affronta con franchezza e senza peli sulla lingua la situazione politica della Calabria.
Purtroppo, neanche 20 giorni dopo la pubblicazione del singolo, No Sfondo & Volp fox è stato querelato dal consigliere regionale Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Calabria. Il motivo? Il testo di “Chiné”, che ha evidentemente colpito la sensibilità del politico, il quale ha ritenuto di essere stato diffamato dal contenuto della canzone.
Ma cosa c’è di così scottante in “Chiné” da suscitare tanta indignazione? Il brano di No Sfondo & Volp fox affronta senza mezzi termini il tema della corruzione e della malapolitica che sembra dilagare in Calabria, una regione che da anni si trova al centro di scandali e inchieste giudiziarie. Il testo di “Chiné” è diretto, tagliente e non lascia spazio a interpretazioni: “Qui la ‘Ndrangheta fa la legge, la politica è solo un’appendice”.
Ma non è solo il testo di “Chiné” a colpire l’ascoltatore: il sound del brano è altrettanto coinvolgente e originale. No Sfondo & Volp fox si distingue infatti per un mix di sonorità esotiche, che richiamano atmosfere reggae e ska, con influenze blues e soul. Il risultato è un sound unico e accattivante, che ha fatto della canzone un vero e proprio successo sulle piattaforme di streaming.
Ciò che forse non tutti sanno, è che Michele Amantea, in arte No Sfondo & Volp fox, non vive più in Calabria. Dal 2015 è residente a Milano, dove si è trasferito per lavoro come tanti altri giovani calabresi emigrati. Tuttavia, la sua terra d’origine e la situazione politica che la caratterizza sono rimaste sempre al centro della sua attenzione e della sua creatività.
La sua passione per la musica lo ha portato a collaborare con lo studio di produzione Banana Studios, sito nel quartiere di Bovisa, dove sta lavorando alla realizzazione di un EP che si preannuncia come uno dei più interessanti del panorama musicale italiano.
Il secondo singolo di No Sfondo & Volp Fox, dal titolo “Un figlio di Putin”, sta per uscire nelle prossime settimane, e sarà interessante vedere come verrà accolto dal pubblico e dalla critica. Sicuramente, anche questa volta il testo del brano non si risparmierà in denunce e in critiche, ma la musica di Michele Amantea riesce a trasformare anche le tematiche più complesse in emozioni e in sensazioni che coinvolgono l’ascoltatore.
No Sfondo & Volp Fox rappresenta una nuova linfa vitale per la musica italiana, un artista che riesce a coniugare l’impegno sociale e politico con la passione per la musica e per la creatività.
Nonostante la querela di Davide Tavernise, che non ha fatto altro che accrescere la sua notorietà e la sua popolarità, dimostrando che la vera arte non ha limiti e non si fa intimidire dalle pressioni e dalle minacce, No Sfondo & Volp fox ha deciso di non ritirare il singolo, che continua a riscuotere consensi tra il pubblico e a suscitare dibattiti sulla situazione politica della Calabria. Il cantautore calabrese ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di censurarsi e di voler continuare a esprimere la propria opinione attraverso la musica, anche se ciò comporta delle conseguenze legali.
In un momento in cui la libertà di espressione sembra essere sempre più minacciata in Italia, la vicenda di No Sfondo & Volp fox e del suo singolo “Chiné” rappresenta un importante segnale di resistenza e di ribellione contro la censura. La musica, come sempre, si conferma un potente strumento di denuncia e di sensibilizzazione sociale, capace di veicolare messaggi importanti e di catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica.
Non è la prima volta che la musica italiana si fa portavoce di temi politici e sociali di grande attualità. Negli ultimi anni, molti artisti hanno deciso di utilizzare la propria arte per denunciare le ingiustizie e le disuguaglianze presenti nella società italiana. E proprio in questo contesto si inserisce la figura di No Sfondo & Volp fox, un artista che ha deciso di mettere la propria creatività al servizio della denuncia dei mali della sua terra, nonostante la distanza geografica che lo separa dalla Calabria.
Ma la querela di Tavernise solleva anche importanti questioni sul rapporto tra cultura e politica in Italia. La libertà di espressione è un diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione italiana, che garantisce a ogni cittadino il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni. Tuttavia, il confine tra critica e diffamazione è spesso sottile, e il rischio di cadere nella trappola della censura è sempre dietro l’angolo.
In questo senso, la vicenda di No Sfondo & Volp fox rappresenta un importante campanello d’allarme, che ci invita a riflettere sui limiti della libertà di espressione e sulla necessità di proteggere la cultura e l’arte dalla censura e dalle pressioni politiche.
La musica, come ogni forma d’arte, – conclude la nota – ha il potere di unire le persone e di far emergere le voci dei più deboli. Ed è proprio attraverso la musica che No Sfondo & Volp fox ha deciso di far sentire la propria voce, denunciando con coraggio e determinazione i mali della sua terra. Una scelta che merita di essere sostenuta e difesa, in un momento storico in cui la cultura e l’arte sembrano essere sempre più marginalizzate e dimenticate”.
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