“Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro” - Luis Sepúlveda
HomeCalabriaCosenzaLampare - Mimmo Formaro Sindaco: "Minò e IGreco, due facce della stessa...

Lampare – Mimmo Formaro Sindaco: “Minò e IGreco, due facce della stessa medaglia. Il passato che a Cariati non vogliamo più vedere”

“La Corte dei Conti (decreto n. 3/2021) ha riconosciuto MINÒ CATALDO, responsabile di avere contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, al verificarsi del DISSESTO FINANZIARIO del Comune di Cariati.

In ben 67 pagine vengono affrontate le cause che hanno determinato il dissesto evidenziando una gestione del denaro pubblico a dir poco spregiudicata. Una gestione economica e finanziaria di tale scelleratezza da dover dichiarare persino di aver posto in vendita la Caserma dei Carabinieri! 

Per fortuna che la Fontana di Trevi era stata già venduta da Totò.

31,5 MILIONI DI EURO DI BUCO! Un’enormità.

E non si dica che è tutta colpa della SO.GE.FI.L.. La Corte mette nero su bianco che dei 31,5 milioni di voragine poco più di 4 sono addebitabili agli illeciti nella riscossione dei tributi e che tutto ciò che in un ente pubblico non deve farsi… A CARIATI È STATO FATTO! 

Ma quali sono le conseguenze personali?

Occorre informare i cittadini che, chi è stato DICHIARATO RESPONSABILE DEL DISSESTO, NON Può RICOPRIRE, PER UN PERIODO  DIECI ANNI, INCARICHI DI ASSESSORE, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati (art. 248, co. 5 TUEL).

A CARIATI PERÒ SI IGNORANO LE SANZIONI E CHI PER LEGGE NON PUÒ FARE L’ASSESSORE (IN NESSUN COMUNE D’ITALIA!!!) VIENE PROPOSTO COME SINDACO DEL COMUNE CHE HA MANDATO IN DISSESTO. 

Insomma, un bel premio alla carriera! 

SI CORRE IL RISCHIO DI AFFIDARE IL COMUNE AD UN’AMMINISTRAZIONE PRECARIA, SOGGETTA A PROBABILE INCOMPATIBILITA’ DELL’EVENTUALE SINDACO CHE NE HA CAUSATO GIA’  UNA VOLTA IL FALLIMENTO

E gli aspiranti consiglieri?

Il dissesto del comune è stato dichiarato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 13 settembre 2016.

CHI COMPONEVA LA MAGGIORANZA CHE HA DELIBERATO IL DISSESTO?

…tra i tanti, FRANCESCO CICCIÙ.

In pratica, L’AMMINISTRATORE CICCIÙ NEL 2016 HA DICHIARATO IL DISSESTO E NEL 2023 SOSTIENE LA CANDIDATURA A SINDACO DI CHI IL DISSESTO HA CONTRIBUITO A PROVOCARLO! 

FRANCESCO CICCIÙ, GIÀ VICE SINDACO, ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI E AL BILANCIO, SINDACO FACENTE FUNZIONI – essenziale a tenere in vita l’amministrazione comunale in “assenza” del Sindaco –  ANCORA OGGI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ma che, ciononostante, anziché rendere il conto di cosa abbia realizzato in sette anni di amministrazione (nulla!), rinnega tutto e cambia casacca “INSIEME” al compagno di sventura (evidentemente tale è per loro l’esperienza che rinnegano) LUIGI FORCINITI.

…Quando si dice coerenza.

I cittadini hanno il diritto di essere informati su ciò che un dissesto implica nella vita di ciascuno di essi.

UN COMUNE IN DISSESTO NON PUÒ PAGARE LIBERAMENTE I SUOI DEBITI.

UN COMUNE IN DISSESTO NON PUÒ CONTRARRE NUOVI MUTUI.

LE IMPOSTE E LE TASSE LOCALI VENGONO PER LEGGE AUMENTATE NELLA MISURA MASSIMA CONSENTITA.

Il problema toccherà i servizi sociali comunali (i servizi domiciliari agli anziani e ai disabili, il servizio reso dal pulmino scolastico, la pulizia delle spiagge, il decoro urbano, asilo nido ecc.), i cui costi di gestione dovranno essere sopportati dalle famiglie. IN PRATICA UN CITTADINO DI CARIATI, IN CONSEGUENZA DEL DISSESTO, PAGA PIÙ TASSE DI UN CITTADINO DI MILANO, SENZA RICEVERE ALCUN SERVIZIO IN CAMBIO.

Un Comune a vocazione turistica impossibilitato a fornire adeguati servizi rende più povero e meno competitivo l’imprenditore turistico, il titolare di attività alberghiere e balneari, il ristoratore ecc.; il dissesto limita le capacità economiche di una comunità e aggrava il fenomeno emigratorio che a Cariati ha assunto dimensioni drammatiche.

MA SE QUESTE SONO LE RESPONSABILITÀ DI CHI IL DISSESTO LO HA PROVOCATO, NON MENO RESPONSABILE È CHI IL DISSESTO LO HA DICHIARATO.

L’amministrazione GRECO in oltre sette anni di gestione dell’ente non è stata in grado di affrontare le problematiche economico-finanziarie e di assolvere agli obblighi che vengono posti in capo all’ente dissestato.

Con l’amministrazione GRECO l’ente ha proseguito in una gestione sconcertante dei servizi pubblici essenziali, omettendo di affrontare le diverse problematiche attraverso una “non gestione” che ha condotto il paese ad un punto di non ritorno, culminato nell’ASSENZA DI ACQUA NEL CENTRO STORICO E IN MOLTE PARTI DELLA MARINA, nelle continue FUORIUSCITE DI LIQUAMI DELLA RETE FOGNARIA, nell’ACCUMULO DI TONNELLATE DI IMMONDIZIA IN OGNI ANGOLO DEL PAESE… SONO ANCORA FRESCHE NELLA MEMORIA DEI CITTADINI LE BARRICATE DEI TURISTI CHE UTILIZZAVANO LA SPAZZATURA NON RACCOLTA PER BLOCCARE LA VIABILITÀ!!!

E pensare che nessuna crisi nel sistema di raccolta era in atto nell’estate del 2022, bastava spostarsi nei paesi confinanti per non scorgere più le tonnellate di immondizia e dover sottostare al lezzo nauseabondo che aleggiava su Cariati.

Ma d’altra parte quale amministrazione provvede a revocare l’affidamento della raccolta rifiuti, in piena stagione estiva causando una vera e propria emergenza?

Quale amministrazione per mesi non contesta le inadempienze contrattuali di un’azienda totalmente inadeguata? Perchè ancora oggi dopo quasi un anno si continua ancora con la gestione in Affidamento temporaneo  d’urgenza?

Ma è inutile dilungarsi… l’evidenza non ha bisogno di parole! È davvero necessario discutere dei processi e dei risultati dei concorsi pubblici indetti dall’ente (i cui vincitori vengono individuati in componenti della maggioranza e nei loro parenti)? …sul non aver sostenuto alcuna iniziativa a tutela della salute e della riapertura dell’Ospedale “PUBBLICO”, sul non aver speso alcuna energia nel contrastare l’ampliamento della discarica di Scala Coeli?

…La tutela degli interessi pubblici, questa sconosciuta!

Le nostre considerazioni sono politiche, niente di personale. In una comunità è giusto preservare i rapporti e il rispetto, ma è altrettanto giusto che i cittadini siano messi al corrente delle condizioni politiche e amministrative che si sono create a Cariati.

I cittadini hanno il diritto di sapere che sarà presente quella che viene ancora definita un’“ALTERNATIVA” e che si può stare allegramente “INSIEME”, fingendo di ignorare le proprie responsabilità. Tuttavia, la VERITA’ sta da un’altra parte ed è così ingombrante che si può scorgere da miglia e miglia, come un tempo di notte si scorgevano e luci delle “LAMPARE”.

CAMBIA CARIATI!”.

Così si legge in una nota della lista “Lampare – Mimmo Formaro Sindaco”.

Articoli Correlati