Con interrogazione ai sensi e per gli effetti dell’articolo 29, II comma, del regolamento del consiglio comunale, i consiglieri Bianca Rende e Francesco Luberto del gruppo consiliare “Bianca Rende Sindaca”, hanno chiesto al Sindaco di riferire nel prossimo Consiglio del 2 maggio in merito agli oltre 11 milioni di euro che la Corte dei Conti, con la nota pronuncia di dissesto, ha accertato essere somme vincolate distratte dalla loro originaria destinazione dalla precedente giunta comunale.
Anche le Sezioni Riunite in sede giurisdizionale della Corte dei Conti, con la sentenza che ha confermato l’obbligo di dichiarazione del dissesto del comune di Cosenza, nel ribadire l’avvenuto utilizzo da parte dell’ente di fondi vincolati per la spesa corrente senza alcuna ricostituzione integrale, ha accertato che al 31 dicembre 2017 erano da reintegrare fondi vincolati per 10.220.962,47 euro e al 31 dicembre 2018 2.605.789,52 euro.
“La gravità di questa situazione ha creato crisi finanziarie per molteplici imprese che hanno effettuato lavori, le quali si sono esposte economicamente con istituti di credito nella certezza di essere tutelati dalla natura vincolata delle somme impegnate e come tali tecnicamente sottratte al dissesto, a cui deve aggiungersi la grave ricaduta sui tanti lavoratori impegnati ed impiegati per la realizzazione delle opere.
Ciò ha determinato, inoltre, una situazione paradossale, che vede diverse opere pubbliche programmate e finanziate, ancora ad oggi sospese ovvero completate e non collaudate nonostante siano passati ormai anni.
Ci si riferisce ad esempio ad alcune opere finanziate dal credito sportivo in favore di parrocchie cittadine per interventi di importantissima valenza sociale ed inclusiva ovvero ad interventi di importante consistenza presso il “campo scuola” di via degli stadi.
Inoltre, la distrazione accertata dalla Corte dei Conti ha, altresì, determinato la difficoltà a tutti nota di rendicontare le spese del PON “Inclusione” e PON “Povertà”, anch’ essi incredibilmente distratti dalla loro originaria destinazione verso i bisogni dei cittadini più deboli e non rendicontati per gli anni 2018-2019-2020, con gravi conseguenze sui servizi da erogare nonché con l’obbligo di doverli restituire (pena pesanti responsabilità contabili e blocco di ogni finanziamento a valere sul PalS per tutto l’ambito di cui Cosenza è capofila).
“Più volte” affermano i consiglieri “abbiamo invocato la necessità che si procedesse a ricostituire le partite vincolate e che si desse formale indirizzo agli uffici affinchè questo avvenisse. Per quanto l’impegno sia stato annunciato tanto dall’Assessore al bilancio quanto dal Sindaco, alcuna azione amministrativa ci pare finora rintracciabile in questo senso.”
“Chiediamo al Sindaco Caruso” concludono “con quali atti di giunta e di indirizzo si vogliano porre in essere le procedure contabili idonee a soddisfare i crediti ad oggi ancora sospesi nei confronti di coloro i quali rivendicano un loro legittimo diritto”.