Nel solco della più antica tradizione, patrimonio storico indissolubilmente legato agli usi e costumi della nostra terra, alla profonda religiosità e devozione cittadina, che si rinnova di anno in anno nelle sue modalità, arricchendosi di volta in volta, sta per aprirsi il lungo fine settimana dedicato ai festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola e alla 187ª edizione dei Fuochi di San Marco. Fra memoria ed intrattenimento, passando per la cultura, la tradizione, l’enogastronomia, la fede. Una serie di eventi che prenderanno vita grazie alla sinergia fra Amministrazione Comunale e realtà locali. Le iniziative partiranno da giovedì 20 per concludersi martedì 25, con una coda amatoriale sportiva il 30 aprile con la XXXII edizione della Corri e Cammina per la Pace e a chiudere, il primo maggio, la storica passeggiata nella Valle dei Mulini, lungo il fiume Coriglianeto.
Anche quest’anno come da quasi due secoli sarà ricordato nelle piazze e nei quartieri il terribile terremoto che nel 1836 mise in ginocchio Rossano e tutto il suo comprensorio, costringendo gli inermi cittadini a rifugiarsi in falò improvvisati per le strade mentre tutto intorno a loro crollavano edifici e si sentivano i lamenti delle persone intrappolate sotto le macerie. Da allora sono passati 187 anni ma la tradizione vede ancora la comunità radunarsi davanti alle focarine la notte del 24 aprile, per tenere vivo il ricordo di ciò che accadde allora. Allo stesso modo il 25 aprile ci sarà il clou dei festeggiamenti per San Francesco di Paola, anche questa collegata al terremoto del 1836 quando il santo protesse la città dalla catastrofe. In origine – come ricorda Martino Rizzo – i festeggiamenti a Corigliano in onore di San Francesco si tenevano il 14 luglio di ogni anno. Anche in quel caso come ringraziamento al Santo in occasione di un evento sismico. Poi ci fu il secondo del 25 aprile 1836: «a Corigliano non si ebbero a deplorare vittime – scriveva il compianto padre Rocco Benvenuto – ma solo qualche ferito e lesioni più o meno gravi agli edifici. In tutto ciò, i coriglianesi videro l’intervento del loro Santo Patrono e stabilirono di ricordare l’avvenimento con la festa di ringraziamento del 25 aprile».
I programmi nel dettaglio saranno illustrati a breve.
«Corigliano-Rossano è ricca di tradizioni di origine antica che rappresentano un’importante testimonianza dell’identità culturale della città – ha affermato l’assessore al Turismo, Costantino Argentino – Il calendario di ogni anno è scandito da appuntamenti che rappresentano momenti importanti per la città. San Francesco di Paola, i Fuochi di San Marco, la Corri e Cammina, la passeggiata ecologica nel Coriglianeto. Ricorrenze non scritte che però per la città tutta sono occasioni di festa, di incontro, di rivisitazione della storia, di riscoperta delle proprie radici con importanti ricadute di carattere turistico-promozionale del territorio»
«Tradizione, divertimento, fede, musica, aggregazione, storia, sport, dibattito. Come città ci teniamo strette le nostre tradizioni e feste, siano queste di dimensione storica, religiosa, folcloristica o legate alla memoria – dichiara il sindaco Flavio Stasi – aprile è stato un mese in cui vivere la città tutti i giorni, a 360 gradi. Ovviamente con al centro della programmazione gli eventi tra il 21 ed il 25 aprile, durante i quali la città ricorda gli eventi del terremoto del 1836, festeggiando e ringraziando San Francesco di Paola nel centro storico di Corigliano e con i suggestivi Fuochi di San Marco nel centro storico di Rossano. Un unico grande, bellissimo e sentito evento lungo tutta la città».