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Elena Stancanelli presenta a Cosenza “Il tuffatore”

«Un romanzo cercato per anni, in cui l’autrice aggancia pezzi della sua vita a quelli della Storia e tratteggia la figura di Raul Gardini, uomo dai mille volti. Gardini era un contadino, un imprenditore, un giocatore d’azzardo, un tuffatore. Chi, per età anagrafica, non ha avuto modo di imbattersi nella sua avventura, dall’epilogo tragico, può oggi farlo grazie a questo libro». Così Gemma Cestari, direttrice del Premio Sila ’49, parla de “Il tuffatore” (La nave di Teseo), scritto da Elena Stancanelli, presente ieri (sabato 15 aprile) all’incontro, negli spazi della libreria Ubik di Cosenza, organizzato nell’ambito della decina 2023.

In dialogo con Paride Leporace, l’autrice fiorentina racconta il motivo che l’ha portata a scrivere un volume di questo tipo. «La figura di Raul Gardini – spiega Elena Stancanelli – mi appassiona da sempre: ho frequentato Ravenna quando Gardini ne era l’imperatore. Ma – chiosa – non volevo scrivere una “semplice” biografia, ho aspettato di diventare grande per iniziare il progetto e, soprattutto, ho cercato di essere la persona migliore che in quel momento potesse raccontare la storia di un uomo del Novecento: l’ho fatto mettendo insieme le tessere di un grande mosaico, al buio e con i guanti».

Nel romanzo moltissimi gli spunti di riflessione. «C’è il modo visionario di essere imprenditore da parte di Gardini – precisa Leporace -, che parla di economia circolare e riciclo, quando nessuno lo fa; ci sono nozioni di scienza ed economia introdotte con grande smalto d’aria e poi – aggiunge il giornalista – anche uno straordinario ritratto della provincia italiana del tempo, e in particolare della provincia romagnola, nonché uno sguardo sulla “crisi” verticale del maschio contemporaneo».

Ed è su quest’ultimo aspetto che si focalizza, nel corso dell’incontro, Stancanelli. «Il romanzo parla anche di questo: il maschio del Novecento non veniva mai messo in discussione; tuttavia – dice l’autrice – con Mani Pulite un intero mondo maschile va a processo e quel modello di mascolinità si disgrega, rivelando un altro fenomeno: gli adulti oggi si trasformano in ragazzini, è la fine di un’era».

Tra mille aneddoti – Raul Gardini che assiste al concerto dei Pink Floyd dalla sua barca o che stappa una bottiglia di Champagne quando si accorge che la sua casa è allagata e i mobili galleggiano – Elena Stancanelli dà vita, in ultimo, alla parabola di un uomo che poi è la stessa di una generazione scomparsa, al ritratto – tra canzoni di De Andrè e miti felliniani – di come eravamo e di come siamo diventati.

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