Ha destato grande curiosità ed attenzione a Triggiano, in provincia di Bari, la presentazione del libro inedito “Ecco chi è Stato!”, un testo dedicato alla Statale 106, la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.
L’iniziativa, organizzata dalla Presidentessa dall’associazione Nausicaa Annamaria Campobasso insieme con l’organizzazione di volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, è stata moderata dal Prof. Enzo Varricchio ed ha fatto registrare l’autorevole intervento del Dottor Gustavo Delgado, il decano dei Giornalisti baresi, gli spunti precisi, puntuali e particolarmente originali del Prof. Rocco Lombardi, docente nell’Università di Bari.
All’iniziativa era presente l’autore del libro Fabio Pugliese che ha risposto alle molte domande ed ha avuto modo di raccontare il dramma della Statale 106, le “anomalie” relative al processo di ammodernamento del Megalotto 3 fortemente caratterizzato dall’azione di “contrasto” dei sedicenti “Turisti di Ferrara”, le tante bellezze presenti sulla costa Jonica calabrese precluse al mondo per via della impossibilità di raggiungerle attraverso infrastrutture moderne fino ad esaltare la grande importanza ed il valore del volontariato e della cittadinanza attiva.
L’iniziativa ha avuto luogo nella serata di venerdì 29 aprile ma, nel corso della mattinata, l’autore del libro, l’Ing. Fabio Pugliese, ha avuto modo di incontrare l’arcivescovo di Bari S. E. Mons Giuseppe Satriano a cui ha avuto modo di consegnare una copia del libro.
“È bello constatare – ha dichiarato Fabio Pugliese – che il tema della Statale 106 ormai interessa anche molti cittadini che vivono fuori dalla Calabria. Qui a Triggiano e Bari mi ha colpito il livello di conoscenza del problema ma anche l’interesse ed il coinvolto di molto cittadini pugliesi verso una problematica ormai evidentemente nota anche fuori dalla Calabria. L’unica nota stonata – conclude Pugliese – riguarda solo un aspetto: ho avuto modo di constatare che sono molti i cittadini del posto che amano la Calabria ma non vengono a visitarla da turisti per via di una viabilità degradata e pericolosa oltreché per molti inutili rilevatori di velocità con sanzioni per il conducente ritenuti inaccettabili”.