“La nuova bozza sull’autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli e presentata al pre-consiglio dei Ministri, nei suoi dieci articoli, prevede dei riflessi anche per la sanità. In particolare, nel passaggio inerente ai LEA, già previsti dall’istituzione della L.502 del 1992 e definiti nel 2001 affinché possano essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’art 117, secondo comma della lettera M, che verrebbero allineati con i LEP.( qs 31.02.2023)”.
Lo afferma in una nota Massimo Misiti, segretario nazionale del Cic, il Collegio italiano chirurghi.
“Il Cic – prosegue – chiede come mai non siano stati aggiornati dal 2007 e se la politica ha tenuto conto dell’evoluzione scientifica e tecnologica di questi ultimi anni. Dai proclami che si vedono, fino ad oggi, le vittime sacrificali sono i medici ed il personale sanitario, un atteggiamento di vero e proprio disprezzo che non è più sopportabile. Gli eroi, tanto decantati nel periodo della pandemia, chiedono rispetto e pari dignità nell’ottica della trasparenza e del sevizio nei confronti dei cittadini che tutti i giorni a loro si rivolgono. La politica dell’affare e delle divisioni non riconosce il valore di chi ha fatto del proprio lavoro una missione”.