“L’Amministratore Unico della SACAL, durante un’intervista al TG3 della Calabria di venerdì scorso, ha annunciato un finanziamento di 27 milioni di euro per l’aeroporto di Reggio Calabria, destinati alla ristrutturazione della aerostazione e alla copertura di oneri di servizio pubblico con aerei che, come lo stesso ha dichiarato, ‘potrebbero far aumentare i voli da e per Reggio Calabria‘. Egli ha, anche, comunicato che, nell’anno 2022, l’aeroporto di Reggio Calabria ha registrato un traffico di 122.000 passeggeri.
Continuare ad ascoltare periodicamente simili proclami è diventato snervante e al limite del paranoico. Da anni si parla, ad ogni piè sospinto, di finanziamenti per il “Tito Minniti” con cifre che oscillano, a seconda dei tempi e di chi le annuncia, tra i 20 e i 63, e i 35 e i 13 milioni. Ad oggi, però, non si vede ancora spiraglio di luce in vista di uno sviluppo per l’aeroporto che lo possa riportare ai numeri del 2011 e del 2012 quando si registravano circa 700.000 passeggeri annui e ci si avviava verso il milione. Diventa insopportabile subire oltre la continua propaganda e veder giocare le varie amministrazioni, ormai da un decennio, con annunci di contributi e finanziamenti, tra l’altro, destinati a obbiettivi che nulla hanno a che vedere con il potenziamento dei voli e delle rotte: si tratta di 13 milioni per l’ampliamento dell’Aerostazione, oggi, tra l’altro, sovradimensionata rispetto al traffico passeggeri (la si vuole ampliare per farla diventare, stanti così le cose, una cattedrale nel deserto!), di 20 milioni per costruire la recinzione del sedime aeroportuale e di altri virtuali milioni per gli “oneri di servizio pubblico” che, sono, a norma del Regolamento comunitario n. 1008 del 2008, contributi richiesti dalle Regioni di appartenenza, atti garantire il servizio di trasporto aereo nei territori geograficamente svantaggiati con finanziamenti, a fondo perduto, alle compagnie che accettino di entrare in un mercato, ritenuto ad alta rilevanza sociale, alle condizioni dagli Stati stessi individuate . Ma l’Amministratore SACAL non è, nemmeno, certo che con gli oneri di servizio pubblico si otterranno nuove destinazioni e voli. Infatti, il condizionale usato (potrebbero far aumentare i voli) fa venire i brividi perché si tratta solo di enfatizzate promesse. Ove fossero stati veri impegni, già a luglio 2022, si sarebbe potuto inserire, nella richiesta inoltrata al Ministero delle Infrastrutture da parte del Presidente della regione Calabria Occhiuto, con nota numero 351070 del 28 luglio 2022, oltre alla inclusione negli oneri di servizio pubblico per due voli da Roma a Crotone, e viceversa, anche quella di altri voli sull’aeroporto di Reggio Calabria per nuovi collegamenti con altre città italiane (Roma, Milano, Bologna, Torino, Venezia). Non è stato fatto, e l’Amministratore Unico di SACAL si limita a propagandare soltanto un impegno! Intanto, il collegamento Crotone -Roma e viceversa al prezzo di 45€, con copertura del costo residuo integrato dallo Stato per garantire il servizio è stato, meritoriamente, attivato con Decreto Ministeriale numero 267 dell’8 settembre 2022 emanato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Quindi, ancora una volta, in Calabria, come sempre, figli e figliastri.
Ciò che fa rabbia è la sfrontatezza di chi, quasi quotidianamente, enfatizza attenzioni nei confronti dell’aeroporto di Reggio Calabria con proclami, conferenze stampa, dichiarazioni pressoché false, e promesse di rilancio, misurate in milioni di euro in arrivo come pioggia, nel mentre, in realtà, nonostante i virtuali milioni a palate, l’aeroporto di Reggio Calabria scende ai minimi storici per numero di passeggeri. Tanto, per dirla con Otello Profazio, “qua si campa d’aria”, non si vola. E, tutti stanno zitti, come al solito, per non disturbare il manovratore. O per insipienza?”.
Lo afferma, in una nota, Domenico Francesco Richichi (Direzione regionale Partito Democratico Calabria).